Covid. E’ in gravi condizioni il padre del ragazzo no vax di Terracina deceduto perché si è tolto il casco di ossigeno
“L’uomo di 55 anni, come il figlio, non è vaccinato”, afferma l’Unità di crisi Covid della Regione Lazio
Era giunto al Pronto soccorso di Terracina il 16 gennaio scorso ed è stata diagnosticata una infezione da SarsCov2 e insufficienza respiratoria grave. Successivamente è stato trasferito il 17 gennaio all’ospedale Goretti di Latina nel reparto di Terapia Intensiva Covid, con progressivo ulteriore aggravamento che ha portato al decesso dell’uomo.
Luigi aveva 27 anni, era residente a Terracina, in provincia di Latina, e non pensava certo che sarebbe morto di Covid. Aveva sempre negato la pericolosità del nemico che da due anni ormai ha dichiarato guerra a tutto il mondo, il virus per il quale non si era vaccinato, e rimase abbarbicato a quella credenza fino alla morte.
Il casco che aiuta a respirare
Il casco ventilatorio è uno strumento che permette ai pazienti con grave insufficienza respiratoria, come quelli con la polmonite da Covid-19, di respirare. Lui, ostinato, in condizioni disperate, lo rifiuta, in un impeto di stizza lo strappa via dal capo, forse senza sapere che così facendo spezza il tenue filo che lo teneva legato alla vita.
“Quando il paziente, convinto no vax, è arrivato all’ospedale di Terracina aveva già bisogno del casco ed era in condizioni critiche. Se lo era strappato via ma i medici ci hanno parlato e lo hanno convinto a rimetterlo“, racconta il direttore generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli. “Quando i no vax giungono in ospedale non sono mai ai primi sintomi. Sono già gravi perché c’è da parte loro la negazione della malattia”.
Messaggi su Facebook da amici
Sul suo profilo Facebook si leggono i messaggi di chi lo conosceva, degli amici, messaggi di cordoglio ma anche per difenderne la memoria dalle facili condanne: “Eri sempre sorridente, nessuno mai è riuscito a toglierti il sorriso e spero che anche lassù sarai sempre così”, recita uno dei tanti saluti.
E ancora un messaggio lasciato sul profilo Facebook del ragazzo deceduto, parole lanciate nel mare virtuale dei Social nella speranza che vengano raccolte e fatte proprie anche da un solo navigante: “Ad oggi c’è ancora chi dice che il Covid non esiste, che è solo un’ influenza, che spero che mi venga così prendo il Greenpass, intanto persone nel mondo muoiono, gli amici muoiono, nonni, papà, ragazzi e amici portati via dal Covid. Ditelo alle famiglie che hanno perso un parente caro”.
Padre ragazzo deceduto in condizioni disperate
Secondo quanto afferma l’Unità di crisi Covid della Regione Lazio, “anche il padre del giovane di Terracina deceduto, è attualmente ricoverato in gravi condizioni ed è intubato. L’uomo di 55 anni, come il figlio, non è vaccinato”.