Covid, i dati sugli over 50 non vaccinati. I medici chiedono soldi e personale
Il sindacato dei medici, Anaao Assomed, ha lanciato l’allarme, chiedendo subito soldi e personale per uscire dall’emergenza sanitaria
In Italia sono più di due milioni gli over 50 che non hanno ancora ricevuto una dose di vaccino anti–Covid. Esattamente 2.165.583, come pubblicato dal governo all’interno del report settimanale aggiornato.
Anaao Assomed lancia l’allarme
Il maggiore sindacato dei medici ospedalieri, Anaao Assomed, come riportato da Ansa.it, ha lanciato l’allarme, chiedendo subito soldi e personale per uscire dall’emergenza ed evitare così una Caporetto sanitaria. “Medici e dirigenti sanitari, con organici già ridotti al lumicino, falcidiati dai contagi al punto da rendere problematica la copertura dei turni di lavoro, letteralmente non ce la fanno più, con i problemi di sempre intrecciati a quelli creati dal Covid, che ha fatto da acceleratore di fenomeni latenti. Servono soldi e personale aggiuntivo, senza il quale semplicemente non se ne esce”.
Il piano d’emergenza proposto
I medici, per questo, hanno proposto un piano di emergenza, che si articola in cinque punti: affidare vaccini e tamponi ai 50.000 medici in formazione specialistica con conseguenti contratti retribuiti; una permanenza volontaria, per almeno sei mesi, dei sanitari pensionabili; apertura a medici specialisti che non hanno cittadinanza italiana, come previsto dalla legge; riconoscere le indennità, come quella del rischio biologico, finora negata a medici e dirigenti sanitari che combattono contro la pandemia; coinvolgere di più la sanità privata.
“Dimenticati dalla legge di bilancio, occorre rimediare subito”
“Per evitare una Caporetto sanitaria – proseguono i medici ospedalieri – occorrono misure urgenti dedicate all’esercito di chi rimane in trincea poiché l’enorme capacità infettiva del virus sta facendo ricadere sui pronto soccorso e terapie intensive un numero enorme di accessi, una quantità di pazienti che il sistema sanitario ha serie difficolta a gestire. La legge di bilancio, ha colpevolmente dimenticato le criticità di un personale che è il vero baluardo al dilagare di un virus dagli effetti disastrosi. Ora occorre rimediare con misure urgenti quanto incisive, evitando l’errore di sovrapporre il piano della politica con quello della sanità concependo le misure anti-virus come messaggi in codice per l’elettorato”.