Covid, la mascherina riduce l’incidenza dei contagi del 53%
A indicarlo uno studio pubblicato sul British Medical Journal che ha indagato l’incidenza delle misure protettive nel limitare i contagi
Un nuovo studio della Monash University e dell’Università di Edimburgo, pubblicato sul British Medical Journal, ha indagato l’incidenza delle misure protettive personali e sociali nel limitare la diffusione del coronavirus. La ricerca ha dimostrato che la misura di salute pubblica più efficace contro il Covid-19 è la mascherina. Questa sarebbe infatti in grado di ridurre l’incidenza dei contagi del 53%.
I risultati della ricerca
Analizzando i risultati emersi da oltre 30 studi del settore condotti in tutto il mondo, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che indossare la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio delle mani sono tutte misure efficaci per contrastare la diffusione del covoronavirus. In particolare, hanno osservato che la distanza fisica ridurrebbe di un quarto il rischio di contagio. Mentre è emersa una riduzione “statisticamente significativa” del 53% dell’incidenza del Covid-19 con l’uso della mascherina. La stessa percentuale sarebbe garantita da una corretta igiene delle mani. La ricerca non è riuscita a valutare l’incidenza di altre misure, come la quarantena e l’isolamento, nel limitare la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2. Ma tale deficit è dovuto a differenze nella progettazione degli studi condotti a riguardo e nelle misure dei risultati.
L’importanza della mascherina
“Questa revisione suggerisce che diverse misure protettive personali e sociali sono associate a riduzioni dell’incidenza di Covid-19. Si tratta del lavaggio delle mani, dell’uso della mascherina e della distanza fisica”. È ciò che ha spiegato il team di ricerca sulle pagine della rivista specializzata. “È probabile che l’ulteriore controllo della pandemia di Covid-19 dipenda non solo dall’elevata copertura vaccinale e dalla sua efficacia, ma anche dalla continua aderenza a misure di sanità pubblica efficaci e sostenibili”, hanno aggiunto i ricercatori. Chiaramente saranno necessari futuri studi per comprendere meglio “l’efficacia delle misure di sanità pubblica nel contesto della vaccinazione contro il Covid-19”.