Covid, Ricciardi: “Autunno delicato e difficile, quarta dose per tutti”
“Tre dosi non proteggono completamente dall’infezione: in autunno sarà necessaria una nuova dose per tutti”, spiega il consulente di Speranza
Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina preventiva all’università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato da Il Messaggero, è intervenuto sull’andamento della pandemia in Italia, esprimendosi soprattutto sulla quarta dose di vaccino anti-Covid.
“Non siamo arrivati al picco. Dobbiamo ancora aspettare perché ci stiamo confrontando con una variante del Covid estremamente contagiosa e probabilmente i numeri italiani sono sottostimati. Non dobbiamo abbassare la guardia, perché corriamo il rischio di avere un ulteriore aumento di casi. Il fatto che molti pensano che il Covid sia finito è una sensazione sbagliata, e questo comporta una vulnerabilità maggiore per coloro che non hanno ricevuto il vaccino o che si sono vaccinati male, magari facendo una sola dose o comunque non completando il ciclo vaccinale”.
Quarta dose
“Quarta dose o un nuovo booster? La vaccinazione con tre dosi non protegge completamente dall’infezione, ma protegge dagli effetti gravi del Covid, dall’ospedalizzazione e soprattutto dalla morte. Il nuovo richiamo permette ai fragili e agli over 80 di rafforzare le difese. In autunno, poi, sarà necessaria una nuova dose per tutti. L’autunno sarà un momento delicato e difficile, perché ci saranno le condizioni favorevoli per la propagazione del virus e ci sarà un’attenuazione della protezione vaccinale in tutta la popolazione.
Speriamo di avere dei vaccini onnicomprensivi, perché i vaccini che oggi abbiamo non proteggono in maniera completa e gli anticorpi monoclonali, tranne in un caso, non si sono rivelati efficaci contro il virus. I risultati dei nuovi vaccini sperimentali arriveranno in autunno, dobbiamo solo aspettare. Quando arriveranno i nuovi vaccini sarà consigliabile un richiamo per tutti. Per convincere a vaccinarsi chi ha scelto di non farlo ci vorrebbe un ruolo più attivo dei medici di famiglia“.
Estate 2022 e mascherine
“Estate? Rispetto all’anno scorso abbiamo fatto molte più vaccinazioni e anche se ci sono ancora numeri alti di casi ci sono meno persone soggette a conseguenze gravi, quindi con meno pressione sui sistemi sanitari. Mascherina al chiuso? Il Ministro Speranza parlerà subito dopo Pasqua delle mascherine al chiuso, guardando i dati. Ma è molto probabile che saranno proprio i dati a dirci di non togliere le mascherine, non solo al chiuso, ma anche all’aperto in tutti i casi di assembramento.
La vaccinazione dei bambini è stata un fallimento perché i genitori hanno più paura del vaccino che della malattia. E il virus così continua a infettare i bimbi e a circolare. Non sappiamo gli effetti a lunga durata del Covid sui più piccoli, e ricordo che un 10% di bambini si è ammalato in modo grave. Ma questo non basta a convincere i genitori a fidarsi dei vaccini”.