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Covid, Zuccotti: “Salgono i contagi tra i giovanissimi ma temo di più i disturbi psichici”

“C’è un grande mondo di fragilità sommerso” commenta il direttore di Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale Buzzi di Milano

Gian Vincenzo Zuccotti (dal sito dell'Ospedale Buzzi)

Gian Vincenzo Zuccotti (dal sito dell'Ospedale Buzzi)

Anche tra i giovanissimi si sta assistendo a una risalita dei contagi da Covid19. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità del primo dicembre, i casi di positività al virus nelle persone da 0 e 19 anni, nelle ultime due settimane di novembre, sono stati 40.529; 161 invece i ricoveri in ospedale o in terapia intensiva. Sul tema, intervistato dal Corriere della Sera, è intervenuto Gian Vincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina all’Università Statale e direttore di Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale Buzzi di Milano.

Bambini ricoverati

“Nel mese di novembre – dichiara Zuccotti – abbiamo avuto 4 mila accessi al pronto soccorso, che al Buzzi è esclusivamente pediatrico. Fortunatamente i bambini ricoverati per Covid-19 si contano sulle dita di una mano non da novembre, ma da settembre a oggi. Del resto, l’infezione del Covid in età pediatrica non ha mai messo in difficoltà né le pediatrie né tantomeno le terapie intensive pediatriche fin dal suo inizio: questo è un dato consolidato. Inoltre, casi di complicanze come le sindromi infiammatorie multisistemiche al Buzzi ne abbiamo osservati durante la prima e la seconda ondata, meno nella terza e in quest’ultima ondata quasi nessuno. Però le cose possono cambiare repentinamente, l’attenzione va tenuta alta“.

Varianti

“Quello che si registra – prosegue – è un aumento dei casi positivi nei tamponi. Del resto, nelle scorse ondate la vita di comunità dei bambini era ridotta, ora per fortuna è ripresa. Ma in ospedale non sto osservando nulla di particolare e come me i colleghi degli altri ospedali pediatrici lombardi, con cui sono in contatto quotidianamente”.

Vaccini per i bambini

“Io penso che sia importante avere a disposizione un vaccino, ma credo che si debba guardare la realtà epidemiologica. I bambini fragili e le loro famiglie devono essere vaccinati, per gli altri credo si possa attendere un poco e nel frattempo fare le terze dosi e vaccinare tutti gli adulti non ancora protetti: sarebbe un approccio di buon senso”.

“Veri danni provocati dalla mancata socializzazione e dal lockdown”

“Io mi auguro che si faccia sempre il massimo per tenere aperte le scuole, perché si sente parlare tanto di long Covid in età pediatrica, ma i veri danni nei bambini che vediamo al momento sono quelli provocati dalla mancata socializzazione e dal lockdown. Si osserva in tutte le fasce d’età un aumento dei disturbi psichici: anoressia, bulimia, autolesionismo. C’è un grande mondo di fragilità sommerso e queste chiusure alternate a rientri, per chi già vive
la scuola con un certo stress, sono molto destabilizzanti” conclude.

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