Cristiano Arcelli Trio alla Casa del Jazz
Il trio di Cristiano Arcelli, il cui sax, dal suono netto e puro poggia sul potente drive di Senni e l’imperturbabile pulsazione di Guerra
Domenica 15 novembre alla Casa del Jazz a Roma,Cristiano Arcelli Trio presenta l’album Solaris (Encore Jazz 2015), scritto e arrangiato da Cristiano Arcelli che, al sax alto, guida una nuova formazione in trio che si avvale di Stefano Senni al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria. Registrato alla Casa del Jazz da Roberto Lioli in collaborazione con Vittorio Bartoli, il cd è il primo titolo del nuovo label fondato da Roberto Lioli che sarà dedicato a valorizzare nuovi progetti dei più interessanti artisti della scena jazz italiana ed europea odierna.
Il trio di Cristiano Arcelli, il cui sax, dal suono netto e puro poggia sul potente drive di Senni e l’imperturbabile pulsazione di Guerra, suona una musica fresca e rinnovata. Le sue espressioni musicali nascono, sotto il comune denominatore di un’ironia in grado di filtrare tanto gli impulsi funk quanto la coolness e l’intimismo di brani di grande sensualità, “dalla necessità di creare un alter ego alla “forma primordiale”. Nel jazz, premette Arcelli, il materiale musicale viene continuamente trasformato, il linguaggio si arricchisce ed evolve in forme complesse per poi tornare ad una radice comune”. E così, come il mare magmatico che avvolge il pianeta uscito dalla fantasia di Stanislaw Lem, Solaris, la musica del trio conserva anch’essa l’impronta, la memoria di un passato musicale che assimila, facendola rivivere dentro di sé, per poi riportarla in superficie, sotto forma di complesse e multiformi “emersioni”: altrettanti mutevoli elementi di un’identità in continuo divenire.
Tracce di questa memoria emergono sin dalla formazione del trio che, composta da sax alto, contrabbasso e batteria rimanda agli autorevoli precedenti di Ornette Coleman e Lee Konitz, osserva Giuseppe Vigna nelle liner notes. Tale formazione, che mette al centro della musica il sax alto, lascia peraltro grande spazio all'interplay. Come in un “racconto appassionante che cattura per il flusso continuo, per l’alternarsi di situazioni che scorrono libere e consequenziali dalla traccia iniziale al finale di Far From Solaris”, commenta ancora Vigna, i tre strumentisti partono alla ricerca di spunti e ispirazioni dalla tradizione per produrre, attraverso un linguaggio acustico e libero, quelli che Arcelli definisce nuovi “fiori artificiali”, che cresceranno “lungo i sentieri appena tracciati di una musica che nel suo frenetico divenire ha sempre bruciato le tappe”. Tributi alla musica delle radici, per definizione gli standard jazz, sono ancora le rielaborazioni di song come I’ll remember April e Alone Together che appaiono, mascherate, rispettivamente in Solaris e in Artificial Flower: due occasioni di ripensamento, in particolare, di ciò che si è fatto, “per capire chi si è, prima di poter dire qualcosa di nuovo, o comunque di mio, conclude Arcelli, e pensare ad un possibile futuro del jazz”.
Biografie: Cristiano Arcelli è sassofonista, compositore e arrangiatore. Solaris è il suo primo album in trio con Stefano Senni e Bernardo Guerra. Ha composto per l’Italian Jazz Orchestra, l’Orchestra Bruno Maderna e la Bangkok Symphony Orchestra. Ha inciso in qualità di band leader Brooks (Auand 2013), Urban Take (Radar – Egea 2009), Bestiario (Radar – Egea 2006), Ricercando (Wide Sound 2002) e Di Terra (Wide Sound 2001). Suoi sono gli arrangiamenti di Pane e tempesta e Il museo dell’innocenza (Paolo Damiani), La donna di cristallo (Cristina Zavalloni), Radar Band plays Nino Rota e Da Istanbul a Napoli (Cartagena Music Festival), Diario del ritorno (Crociano Festival) e Sera d’autunno (Trento Jazz). Ha suonato e registrato con Enrico Rava, Joe Chambers, Paolo Damiani, Cristina Zavalloni, Dafins Prieto, Paul McCandless, Cyro Baptista, Danilo Rea, Gabriele Mirabassi, Pietro Tonolo, Nguyen Lè, Stefano Battaglia. Si è esibito a Umbria Jazz, Torino Jazz Festival, Jazz at Lincoln Center (NY), Cartagena Music Festival, Casa del Jazz, European Jazz Expo, Maison de la culture de Grenoble, New Morning (Paris), Saalfelden Jazz Festival, Beijing Internationl Jazz Festival, Amiens, Teatro Regio (Torino), Auditorium Parco della Musica.
Stefano Senni, classe 1972, si è diplomato alla Civica Scuola di Jazz di Milano e perfezionato con Rosario Bonaccorso. Ha seguito masterclass di Ray Brown. Si è esibito nel più prestigiosi festival jazz, come il JVC festival di Torino, il Padova Porsche Jazz festival, il Paris JVC Jazz festival, il Jazz Image Villa Celimontana, il Dubai international jazz festival, il Jazz Plaza L'Havana, il Festival di Calvi in Corsica. Le sue collaborazioni comprendono molti nomi fra i più prestigiosi del jazz italiano, oltre ad artisti internazionali tra cui Tony Scott, Art Farmer, Benny Golson, Cedar Walton, Lee Konitz, Barry Harris, Steve Grossman, Randy Brecker, Jimmy Owens, Bobby Watson, Bob Mover, George Cables, Eliot Zigmund, Franco Ambrosetti, Rachel Gould, Tom Kirkpatrick, Steve Ellington, Larry Smith, Bob Sands, Tom Harrell, Keith Copeland, Carl Fontana, Tardo Hammer, Oscar Noriega, Ronnie Matthews, Ray Mantilla, Eddie Henderson, Chris Speed, Irio De Paula, Dave Schnitter, Bob Mintzer, Rory Stuart, Charli Persip. Ha incontrato in jam session, tra gli altri, Kenny Kirkland e Vinnie Colaiuta.
Bernardo Guerra, classe 1988, ha studiato al CAM. Nel 2008 vince il concorso internazionale di jazz del festival ELBA JAZZ in quartetto con Alessandro Lanzoni, Gabriele Evangelista e Luigi Di Nunzio. Nel 2009 suona negli USA e registra il cd “Amazing Little Toys” al Media Lab Studio di Brooklyn, supervisionato da Josh Roseman. Negli ultimi anni inoltre ha lavorato come docente alla NYU (New York University) di Firenze, ha suonato con Francesco Bearzatti e Giovanni Falzone al Blue Note di Milano, al Torrione di Ferrara e al Teatro Lauro Rossi di Macerata, e partecipato ad Umbria Jazz, Tirana Jazz Fest, Peperoncino Jazz Fest, Veneto Jazz, Utrecht Jazz, Foligno Young Jazz Fest, tra gli altri. Ha collaborato anche con Alex Sipiagin, Antonello Salis, Nico Gori, Mirko Guerrini, Gabriele Evangelista, Dan Kinzelman, Marco Tamburini, Joe Remher, Enrico Rava, Simone Graziano, Giovanni Guidi, Mulgrew Miller, Gianluca Petrella, Cristiano Arcelli, Max Ionata, Franco Santarnecchi, Franco D'Andrea, Piero Bittolo Bon, Marco Panascia, Perico Sambeat e molti altri.
Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55