Croce Rossa in protesta alla Regione Lazio
Gli operatori della CRI manifestano contro la nuova convenzione. Ieri un incontro con i capigruppo
Si è svolta ieri la manifestazione dei lavoratori della Croce Rossa Italiana, che operano nel servizio emergenza 118 in convenzione con l’Ares 118 Lazio, sotto la sede del Consiglio Regionale del Lazio in via della Pisana, per chiedere a gran voce che sia confermato l’affidamento del servizio proprio alla CRI.
Il rischio, infatti – fanno sapere dal sindacato di categoria NURSIND, presente alla protesta – è che “l’emergenza nel Lazio sia affidata a soggetti privati, che non garantirebbero i livelli qualitativi e occupazionali ad oggi vigenti a seguito del bando appena esperito”, che rimette a gara la convenzione con il servizio Ares 118. Diversamente, la convenzione stipulata nel 2012 ha validità fino al 2018.
Nel corso della manifestazione, una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dalla presidenza dei capigruppo e dalla Commissione Sanità. “La Regione si è impegnata a verificare la reale situazione della convenzione con CRI – fanno sapere ancora dal NURSIND – e a trovare soluzioni affinché la Croce Rossa e i suoi lavoratori possano continuare a svolgere il servizio di emergenza 118 nella più totale tranquillità”.
Il coordinatore regionale del NURSIND, Luca Cimino, sottolinea inoltre che “ad oggi ben 7 postazioni sono affidate ai mezzi della CRI che da anni garantiscono, insieme ai mezzi dell'Ares 118 la copertura del territorio romano e della provincia nell'emergenza sanitaria con l'impiego di circa 300 lavoratori formati e dediti a lavoro. Ci auguriamo – continua e conclude Cimino – come sindacato e cittadini, che tale situazione venga chiarita al più presto e che, sopratutto da parte della Regione Lazio non si sia incorsi in un grave errore che sta mettendo in agitazione l'intera organizzazione”.