Crollo della scuola di via Silla
Istituto già fatiscente penalizzato dagli ulteriori tagli all’edilizia scolastica
«Le colpe dei padri ricadono sui figli», soprattutto in tempi di austerità e ‘Salva-Roma’. Così a pagare le folli spese dovute a sprechi secolari e cattive amministrazioni, tanto passate quante presenti, sono ancora una volta i più piccoli ed indifesi tra i cittadini. Stavolta, come denunciato in una nota da Stefano Erbaggi, Vicepresidente del Municipio XV, il dazio è stato pagato dagli studenti di via Silla, istituto già fatiscente, ulteriormente vittimizzato dai tagli alla spesa per l’edilizia scolastica disposti dal Sindaco Marino. «L’ultimo spiacevole episodio è quello del crollo di un laterizio piombato nel bagno della scuola di via Silla. Avrebbe potuto esserci una vittima tra i bambini dell’istituto» – denuncia Erbaggi.
«Per i bambini andare a scuola dovrebbe rappresentare un’opportunità per vivere meglio il proprio futuro, e non la certezza di vederlo interrotto a causa di una scarsa manutenzione e ad opere di edilizia scolastica non più procrastinabili – prosegue Erbaggi che senza mezzi termini accusa – Marino sta mettendo da parte i soldi per la santificazione dei due papi, ma forse, dopo la cantonata della pedonalizzazione dei Fori imperiali, sarebbe il caso che responsabilizzasse le uscite di Roma Capitale, rivolgendole non al soddisfacimento dei propri capricci ma alle esigenze dei cittadini.»
Sulla inadeguatezza degli edifici scolastici anche l' XI Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, stilato su base regionale, ha evidenziato lesioni strutturali in una scuola su sette, distacchi di intonaco in una su cinque e, nel corso dell'ultimo anno scolastico, ben 29 casi di tragedie sfiorate a causa di crolli di diversa entità nelle scuole. Insomma, stavolta sembra sia il caso di dire che è la scuola ad esser decisamente bocciata.