Da un lato la Sanità lombarda, dall’altro la sanità al sapore di seppia
Da un lato ecco la sanità lombarda, le sue eccellenze e qualche dubbio sorgente sulla consistenza effettiva dei suoi successi
Da un lato ecco la sanità lombarda, le sue eccellenze e qualche dubbio sorgente sulla consistenza effettiva dei suoi successi. Quel ricco nord industriale, la facciata di solida efficienza e fiori all’occhiello che spuntano come funghi. Ma anche inchieste su quanto sia facile avere i conti in ordine quando sono i malati a spostarsi. Le privatizzazioni lombarde proseguono, come apparentemente le promozioni a posti chiave di personale ottuso e presuntuoso e l’abbandono delle cure a danno delle categorie più deboli o protette. Dubbi compensati se non altro dal fatto che a Milano cresce in questo periodo una nuova struttura “iceberg” ecosostenibile e informatizzata di 10 piani e 18 sale operatorie. Di un vero e proprio gioiello parlano le cronache.
Dall’altro il profondo sud e la fantasia del mondo latino. Non fai a tempo a leggere e stopicciarti gli occhi per il miracoloso evento dell’Ospedale del Mare, il Pronto Soccorso del nuovo ospedale di Napoli dove il malato paziente numero zero arriva tra applausi, lampi di commozione e flash di macchine fotografiche, che a Praia di Mare l’Amministrazione Sanitaria di Cosenza è costretta a rompere la collaborazione professionale con un medico impiegato nel critico settore delle emergenze ripreso in video (non a ricucire le budella di un povero cristo) ma mentre pulisce e assaggia seppie di mare in uno dei bagni dell’ambulatorio.
Quando la realtà supera il più fantastico dei racconti
Cosa ci sorprende di più? Un iceberg di sfavillante salute, un grande fratello ospedaliero o il glamour culinario ambulatoriale di un sushi calabrese? Il fatto che il nostro Paese riesca in qualche modo a rimanere attaccato al treno superveloce della modernizzazione delle proprie strutture sanitarie, nonostante proliferi la corruzione, proseguino i continui tagli, si scrivano efferate leggi di stabilità davanti a paurosi deficit regionali, è un elemento che regala briciole di fiducia al cittadino italiano sfiancato da ticket sanitari, sale operatorie corrose da batterikiller serratia marcescens e liste di attesa ormai lunghe quanto una circumnavigazione del globo in bicicletta.
L’episodio accaduto in Calabria, senza per questo voler assolutamente coinvolgere o assimilare l’intero personale sanitario calabrese al medico-cuoco provetto appena rimosso, che immagino schifato quanto chi scrive, ci ricorda che l’Italia resta terra di originalità, quando non proprio bizzarra inciviltà. Il medico in fin de conti voleva semplicemente guadagnare tempo prezioso, arrivare a casa e buttare sul fuoco le seppie già pulite. Peccato ciò avvenisse durante il suo orario di lavoro. O forse era in pausa. La notizia va ben oltre le fake news così tanto di moda in questo periodo. Se non sappiamo dare risposta al quesito di cui sopra. Se non sappiamo scegliere tra cosa ci alletta di più, tra una notizia e l’altra – pazienza. Lasciamoci affascinare allora dalla ricetta completa del poliedrico mondo della Sanità italiana, quella delle oggettive eccellenze e quella soggetivamente alquanto stravagante dei molluschi cefalopodi marini che compaiono in ospedale. Tutti questi sono ingredienti perfettamente assimilabili e ottimi per cucinare un’ottima zuppa degna della grande cucina all’italiana. Buon appetito.