Dal 18 maggio sì alle messe con fedeli, raggiunto accordo
Dal 18 maggio la santa messa potrà svolgersi con partecipanti ma seguendo un protocollo igienico sanitario specifico
Dal 18 maggio le messe potranno di nuovo essere celebrate nelle chiese e parrocchie con fedeli e riti dal vivo e non più solo in streaming. Inizia così la Fase 2 anche per i credenti e per tutti coloro che vogliono recarsi all’ascolto spirituale. La decisione del Governo di rimandare a dopo il 4 maggio la santa messa aveva messo la CEI sul piede di guerra. Ce lo aveva spiegato in una ricca e preziosa intervista il vaticanista Piero Schiavazzi.
Le modalità delle messe dal 18 maggio
Nei dettagli la messa dovrà svolgersi secondo un protocollo preciso con il distanziamento sociale e mascherine. L’Ostia dovrà essere assunta senza contatto diretto e all’entrata della chiesa dovrà esserci la possibilità di igienizzazione delle mani. Il Governo raccomanda anche che laddove si può la funzione religiosa si svolga all’aperto.
Il testo dell’accordo “giunge a conclusione di un percorso – sottolinea la Cei – che ha visto la collaborazione tra la Conferenza Episcopale Italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifico”.
Il Protocollo è il risultato “di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico-Scientifico e la Cei, dove ciascuno ha fatto la sua parte con responsabilità”, evidenzia Bassetti, che conferma e assicura “l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto”.
Dunque la prima domenica con la messa a cui si potrà partecipare sarà il 24 maggio.