Dall’Europa dei “torvi imperi” a quella “dei banchieri”
Un blitz di Gioventù Nazionale celebra la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
Un blitz a firma dei militanti di Gioventù Nazionale davanti a tutte le scuole della Capitale, per celebrare la giorna dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. '4 Novembre 1918: Non passa lo Straniero – 4 Novembre 2014: Non passa il Banchiere' – questo uno dei testi scritti sugli striscioni che gli studenti romani questa mattina hanno trovato affissi davanti alle loro scuole.
Interpellati, i ragazzi di Gioventù Nazionale, ci spiegano il motivo per cui hanno deciso di organizzare questa mobilitazione simbolica davanti alle scuole romane, in occasione della ricorrenza del 4 Novembre, "istituita come Festa Nazionale da quando il 4 Novembre 1918 il generale Diaz lesse il bollettino della vittoria della Prima Guerra Mondiale, del cui scoppio ricorre quest'anno il centenario" – come scrivono i militanti in un volantino. I dirigenti romani e i ragazzii di Gioventù Nazionale spiegano che "nel 1977 la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate venne soppressa e trasformata semplicemente in giornata, facendola cadere nel dimenticatoio. Cento anni fa migliaia di italiani, durante la prima Guerra Mondiale, si sacrificarono per scacciare i Potentati Europei che invadevano le nostre Terre. É passato un secolo ma sembra non essere cambiato nulla. I paesi europei sono privi di sovranità, succubi delle banche vittime della tecnofinanza e delle lobbies".
Un blitz per cercare di risvegliare coscienze che sembrano assopite. "Il Nostro Popolo ha smesso di lottare – continuano a spiegare i ragazzi – in particolare gli studenti hanno smesso di credere in questo Paese e spesso, purtroppo, decidono di andare a cercare fortuna all'estero. Ma adesso basta, sta a noi riprendere in mano le redini della nostra Italia. Abbiamo deciso di donare a ogni studente un braccialetto tricolore, con la speranza di far tornare in loro la voglia di lottare per la nostra Nazione".
L'invito di Gioventù Nazionale è quello di "smettere di essere succubi delle banche e dei poteri forti, dobbiamo smettere di parlare male senza lottare, senza cercare di creare soluzioni valide e reali per cambiare veramente le cose in Italia. Il 4 Novembre vinciamo l'Europa delle lobbies e cacciamo i banchieri dalla Nostra Terra".