Dati sull’immigrazione. Ecco le cifre riguardanti Roma e il Lazio
A Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo cittadini indiani, marocchini, albanesi, ucraini, mentre gli asiatici soprattutto a Roma. I più numerosi sono i romeni
"Con questa faccia da straniero sono soltanto un uomo vero anche se a voi non sembrerà. Ho gli occhi chiari come il mare, capaci solo di sognare mentre ormai non sogno più". Che Georges Moustaki, abbia avuto la sensibilità e la capacità di descrivere in musica, in toni nostalgici, tutto un mondo che viene da lontano, è cosa nota. Georges Moustaki, nome d'arte di Giuseppe Mustacchi, come ricorderete, è stato un cantante e paroliere italo – greco, naturalizzato francese, venuto a mancare nel 2013. 'Lo straniero', brano di enorme successo, è l'immagine per antonomasia dell'emigrante e ci aiuterà ancora una volta, come sottofondo, ad esaminare alcuni dati.
Nell'ultima edizione dell'Osservatorio Romano sulle migrazioni, curata dal centro Studi e ricerche Idos, con la collaborazione dell'Istituto di Studi Politici San Pio V, si evince che sono sempre di più gli stranieri presenti a Roma e nel Lazio, regione peraltro seconda in assoluto dopo la Lombardia (636.524 al 1 gennaio dello scorso anno). La capitale, registra attualmente 523.957 residenti, concentrati soprattutto nei municipi I, V e VI. Gli immigrati che vivono nel Lazio, costituiscono il 10,8% della popolazione totale e il 12,7% degli stranieri dell'intero territorio nazionale. I più numerosi sono i romeni (35,3%).
Da rilevare inoltre, nelle province di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo, concentrazioni di singole collettività indiane, marocchine, albanesi, ucraine, mentre gli asiatici(filippini, bangladesi e cinesi), vivono quasi esclusivamente a Roma. La ricerca, ha affrontato diversi aspetti legati al fenomeno, rilevando anche cifre relative alla violazione delle legge, con conseguente provvedimento detentivo. Consistente risulta infine, il contributo in merito al mercato del lavoro: nel Lazio, gli occupati stranieri, sono bel oltre le 300mila unità e rappresentano il 14,1 dei lavoratori totali.
Era il 1969, Moustaki cantava uno dei motivi contro la guerra e a rileggerne le strofe, è come avere sotto gli occhi una storia che l'attualità ci propone costantemente: "Con questa faccia da straniero sopra una nave abbandonata sono arrivato fino a te".