Decreto Fiscale collegato alla legge di Bilancio 2022, novità e scadenze
Il decreto Fiscale è entrato in vigore il 22 ottobre e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 21.10.2021 n. 252, il Decreto Fiscale collegato alla Manovra di Bilancio recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.
Decreto Fiscale pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Il decreto è entrato in vigore il 22 ottobre (giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
In breve sintesi, alcune delle disposizioni previste in ambito fiscale, volte a tutelare i contribuenti maggiormente in difficoltà:
- Riammissione nei termini dei contribuenti decaduti dalla Rottamazione-ter e dal Saldo e Stralcio
Previsto un differimento del versamento delle rate delle definizioni agevolate dei carichi affidati alla riscossione (cosiddetti “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”) originariamente in scadenza a decorrere dal 2020, in particolare, potranno essere versate entro il 30 novembre 2021 le rate:
- in scadenza nel 2020,
- e in scadenza dal 28 febbraio al 31 luglio 2021.
- Estensione termine pagamento cartelle notificate
Con riferimento alle cartelle di pagamento notificate dall’agente della riscossione dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento, è fissato in 150 giorni (in luogo dei 60). Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito.
- Semplificazione della disciplina del patent box
- Estensione del numero di rate il cui mancato pagamento determina la decadenza dei provvedimenti di rateizzazione in corso prima dell’inizio della sospensione Covid-19
Per i piani di rateizzazione già in essere prima dell’inizio del periodo di sospensione della riscossione, viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla rateizzazione concessa.
- Credito di imposta in Ricerca e Sviluppo
Previsti alcuni correttivi alla disciplina al credito di imposta in Ricerca e Sviluppo al fine di superare alcune incertezze interpretative connesse all’originaria formulazione della misura.
Sicurezza sul lavoro: novità del Decreto Fiscale
Importanti novità, inoltre, sono previste nel mondo del lavoro con una stretta sulla sanzioni alle aziende che non rispettano e non fanno rispettare la normativa sulle misure di prevenzione.
A queste misure il Presidente Draghi dedica una dichiarazione in cui si dice particolarmente soddisfatto perché, ha detto, “nei mesi scorsi abbiamo assistito a un numero inaccettabile di morti sul lavoro. Come Governo, ci siamo impegnati a fare tutto il possibile per impedire che questi episodi possano accadere di nuovo. Le norme di oggi sono la realizzazione di questa promessa. Vogliamo dare un segnale inequivocabile: non si risparmia sulla vita dei lavoratori.”
Le misure, anticipate dal Ministro Orlando qualche giorno fa dopo l’incontro con i sindacati, prevedono una stretta sulle sanzioni alle aziende che non rispettano e non fanno rispettare la normativa contenuta nel Testo unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro d.ldg 81/2008, oltre che un rafforzamento del sistema dei controlli.
Vediamo di seguito alcuni dettagli in più.
Sospensione attività
- sospensione più facile dell’attività d’impresa: in caso di violazioni gravi scatterà già al primo verbale e verrà eliminata la recidiva
- riduzione dal 20 al 10% di lavoratori irregolari presenti sul luogo di lavoro, oltre la quale scatta la temporanea cessazione di attività, senza preventiva instaurazione dei rapporti di lavoro
- Per tutto il periodo di sospensione può essere fatto divieto all’impresa di contrattare con la pubblica amministrazione. A tal fine il provvedimento di sospensione è comunicato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), al ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili,
- L’Ispettorato nazionale del lavoro adotta i provvedimenti di sospensione per il tramite del proprio personale nell’immediatezza degli accertamenti ma anche su segnalazione di altre amministrazioni, entro sette giorni dal ricevimento del relativo verbale. La sospensione può essere disposta anche dalle aziende sanitarie locali
- Il datore di lavoro che non ottempera al provvedimento di sospensione è punito con l’arresto fino a sei mesi nelle ipotesi di sospensione per le violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare.
Tabella nuove sanzioni
FATTISPECIE | IMPORTO SOMMA AGGIUNTIVA | |
1 | Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi | Euro 2.500 |
2 | Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione | Euro 2.500 |
3 | Mancata formazione ed addestramento | Euro 300 per ciascun lavoratore interessato |
4 | Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile | Euro 3.000 |
5 | Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS) | Euro 2.500 |
6 | Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto | Euro 300 per ciascun lavoratore interessato |
7 | Mancanza di protezioni verso il vuoto | Euro 3.000 |
8 | Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno | Euro 3.000 |
9 | Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi | Euro 3.000 |
10 | Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi | Euro 3.000 |
11 | Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale) | Euro 3.000 |
12 | Omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo | Euro 3.000 |
Inoltre, per il datore di lavoro che non rispetta il provvedimento di sospensione è punito con l’arresto fino a sei mesi nei casi di violazione di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare.
Controlli in tema di sicurezza sul lavoro nel Decreto Fiscale
Nell’ambito dell‘organizzazione delle attività ispettive di controllo sono previsti invece:
- un rafforzamento delll’organico dell’Ispettorato del lavoro con l’autorizzazione a un nuovo concorso per oltre 1000 unità, oltre a quello già bandito. Inoltre nel Pnrr sono in previsione altre assunzioni all’Inl a partire dal 2022.
- Viene rafforzato il contingente di Carabinieri che daranno supporto alle attività ispettive
- il coordinamento della vigilanza sulla sicurezza che passa all’Ispettorato nazionale invece che alle Regioni
- Interoperabilità delle banche dati dei diversi soggetti che operano in ambito sicurezza come Inl, Inail, Inps e Asl con la creazione di una banca dati centralizzata che eviti ritardi o sovrapposizione di interventi, ad esempio nella valutazione delle recidive che comportano interruzione dell’attività
- vengono previsti finanziamenti specifici per il miglioramento degli strumenti tecnologici a disposizione degli ispettori.
Tutti i provvedimenti sono stati confermati nel testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Per poter riprendere l’attività produttiva dopo la sospensione prevista è necessario non soltanto il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva.
L’importo di tale somma è variabile e dipende dalla violazione.
La somma è inoltre raddoppiata se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.
In conclusione, quindi, un forte giro di vite che impone ai datori di lavoro di conformarsi – ancor più ed in fretta – al Testo unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro d.ldg 81/2008.
Avv. Angelo David D’Ambrogio