Delibera NCC, l’Agcom boccia la Giunta Marino
Una delibera “fortemente anticoncorrenziale”: ecco la sentenza dell’Autorità che chiede la revoca della stessa
Una delibera “fortemente anticoncorrenziale” con disposizioni che “ostacolano la possibilità dei titolari di autorizzazione all’esercizio di NCC rilasciate da altri Comuni di fornire i servizi di trasporto non di linea all’interno del Comune di Roma”, arrivando a “deprimere l’offerta di servizi per i consumatori nel territorio comunale”.
Questa volta a intervenire sulle politiche della mobilità non è il “solito” TAR, ma l’AGCOM, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che boccia chiedendone la revoca – o la modifica – la delibera della Giunta capitolina (la numero 379 del 30 dicembre 2014) sulle modalità e procedure per l’accesso nel territorio di Roma Capitale dei veicoli adibiti al servizio di noleggio con conducente autorizzati da altri Comuni”, provvedimento fortemente voluto dal sindaco Ignazio Marino e dal suo assessore ai Trasporti, Guido Improta, per contrastare il fenomeno dell’abusivismo nell’ambito NCC-Taxi subordinando ogni entrata nel territorio di Roma da parte dei noleggiatori con licenze rilasciate da altri Comuni alla presentazione “preventiva di una serie, varia e copiosa”, così la definisce l’Antitrust, di documenti e autorizzazioni.
“IL COMUNE OSTACOLA LA CONCORRENZA”. In particolare, per l’Autorità, la delibera “limita la possibilità degli operatori NCC autorizzati da altri Comuni di offrire i servizi di trasporto di persone non di linea all’interno del Comune di Roma e, pertanto, ostacola la concorrenza che essi possono esercitare nei confronti degli operatori NCC autorizzati dal Comune di Roma e dei taxi, già presenti nel Comune capitolino”.
Nello specifico, “la previsione di una preventiva comunicazione di una serie di dati per ogni singolo accesso (‘ingiustificabile’ l’obbligo di comunicazione dei dati relativi all’ubicazione del vettore e della rimessa, rischio di ‘illegittima’ duplicazione di controlli e di conflitti di competenza tra Comuni), posta a carico dei titolari di autorizzazione di noleggio con conducente rilasciata da Comuni diversi da Roma Capitale, viene giustificata con la finalità di controllare e contrastare il fenomeno dell'abusivismo presente nel settore”.
I “CONSIGLI” DELL’ANTITRUST. Una motivazione che però è ritenuta sproporzionata rispetto alle misure applicate: “Alla luce del principio di proporzionalità, per garantire un’effettiva azione di contrasto dell’abusivismo appare sufficiente una misura alternativa a quella in esame, meno restrittiva e non discriminatoria”. E l’AGCOM suggerisce anche quale: “Ad esempio la previsione di una comunicazione preventiva unica dei dati dell’autorizzazione, senza dover effettuare per ciascuna prestazione di trasporto una nuova comunicazione preventiva e con un contenuto che va ben al di là del dato che attesta il possesso del titolo per l’espletamento del servizio, nonché applicabile a tutti gli operatori NCC operanti nel territorio del Comune di Roma. Peraltro, la circostanza stessa che agli operatori ncc titolari di contratti di appalto di servizi sia consentita una modalità comunicativa semplificata – di durata annuale – pare concretamente indicare che modalità comunicative differenti siano possibili, oltre che evidenziare l’assenza di un obbligo stringente dettato dalla norma primaria di cui all’art. 5-bis della legge n. 21/92 di comunicazione preventiva per ogni singolo servizio”.
“REVOCARE LA DELIBERA”. L’Autorità “auspica, pertanto, che il Comune in indirizzo ponga in essere le misure ritenute più opportune e adeguate a ripristinare corrette dinamiche concorrenziali, a partire dalla revoca ovvero dalla modifica della deliberazione sopra citata”.