Dengue: salgono i casi da Roma al Circeo. Da ottobre al via i vaccini
Salgono ancora i casi di febbre Dengue nella regione Lazio. Sorvegliate speciali le città di Roma, Aprilia e San Felice Circeo. Arriva il vaccino
A Roma, San Felice Circeo e Aprilia la sorveglianza sale. Queste le tre città che registrano maggiori casi di infezione da puntura di zanzara Aedes, vettore di trasmissione della febbre Dengue.
Sono finora 4 i ricoveri allo Spallanzani di persone colpite dalla malattia infettiva di origine tropicale. Nessun allarme per ora anche se dallo Spallanzani rimarcano l’importanza per i medici di base di individuare subito la malattia e notificare i casi in modo da attivare le disinfestazioni speciali.
Nella Regione Lazio sono 36 i contagi con sintomatologia da inizio anno, su un totale di 208 rilevati in tutta Italia.
Dengue, un vaccino pronto ad ottobre
La Dengue è causata da quattro virus molto simili ed è trasmessa dalle punture di zanzare che hanno punto persone infette. Il virus circola nel sangue di una persona fino a sette giorni, periodo in cui la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Oltre alle disinfestazioni mirate a seguito dei contagi, a ottobre dovrebbe essere pronto il vaccino. Approvato dall’Aifa con via libera lo scorso aprile, sono pronte le dosi preparate per gli ambulatori per le vaccinazioni internazionali. Non una vaccinazione di massa come per il Covid, quanto una precauzione per chi viaggia in posti a rischio.
Nessun rischio di contagio da Dengue attraverso il droplet, come per esempio nei casi delle influenze stagionali; la febbre Dengue non si trasmette se non attraverso la puntura di una zanzara infetta. L’abbassamento delle temperature di questi giorni aiuterà al contrasto naturale della malattia favorendone una natura diminuzione.
La riproduzione del virus nel corpo delle zanzare viene fortemente influenzata da fattori meteorologici e ambientali incidendo sui numeri del contagio. Di fatto, il pericolo che diventi endemica è piuttosto basso.