Di Padre in Figlio, la Lazio festeggia i 40 anni dallo scudetto
All’Olimpico il quarantennale della vittoria del primo scudetto
Circa 60000 tifosi Laziali hanno riempito ieri sera lo Stadio Olimpico per partecipare alla serata “Di Padre in Figlio”, pensata e organizzata per festeggiare il quarantesimo anniversario della vittoria del primo scudetto vinto dalla S.S. Lazio nel 1974.
La festa del Popolo Biancoceleste è iniziata intorno alle 19:00, quando le sezioni della Polisportiva hanno cominciato a sfilare sulla pista d’atletica che circonda il campo da gioco. Centinaia di atleti di tutte le età, tesserati S.S. Lazio, hanno partecipato a questa grande festa, accompagnati dagli incitamenti di un Olimpico che si stava riempiendo.
La sfilata ha poi lasciato spazio alla presentazione dei Campioni del 1974, che hanno regalato il primo scudetto alla Lazio. Rivedere tutti insieme personaggi come D’Amico, Pulici, Wilson, Facco e gli altri, è stato indubbiamente molto emozionante; ogni Laziale, anche i più giovani, che per motivi anagrafici non hanno potuto vivere direttamente le gesta della leggendaria compagine del 1974, si sono commossi nel celebrare quel magico anno, e nel ricordare Chinaglia, Maestrelli, Re Cecconi attraverso la presenza all’evento dei loro figli.
Gli spalti si sono infiammati quando Sergio Cragnotti, Presidente degli anni d’oro della Lazio, ha fatto il giro di campo per salutare i tifosi, ed è stato salutato dal coro unanime “Un Presidente, c’è solo un presidente”, a monito che nessun laziale lo ha mai dimenticato, e che tutti sperano di rivederlo, un giorno, alla presidenza della Squadra.
In seguito ha avuto inizio il triangolare giocato dalla squadra dello scudetto del 1974, da quella dello scudetto del 2000 e dai ragazzi del meno nove.
Ieri sera hanno calcato il rettangolo verde tanti giocatori che hanno fatto la storia della Lazio, ma anche grandi persone che sono indiscutibilmente legate alla prima squadra della capitale, come Giorgio e Cristiano Sandri: indimenticabile il giro di campo di questi ultimi, accompagnati dal piccolo Gabriele, figlio di Cristiano, e acclamati da tutti i tifosi al grido di “Gabriele con noi”.
Altro spettacolo, un evento nell’evento, è quello registrato sugli spalti, ove sono stati esposti gli striscioni dei più importanti gruppi ultras che hanno fatto la storia della tifoseria biancoceleste. Così, dopo anni, si sono potuti rivedere all’Olimpico i vessilli degli Eagles Supporters, di Banda Noantri, dei Viking, degli Irriducibili e tanti altri ancora.
Era ormai molto tempo che all’Olimpico non si vedevano così tante presenze. La gente laziale, stufa dell’attuale gestione societaria, ha progressivamente disertato lo stadio, fino ad arrivare al culmine proprio quest’anno, quando è stata indetta la protesta che prevede di lasciare l’Olimpico completamente vuoto. Qualcuno ha detto che i Laziali sono disamorati e per questo motivo non sostengono più la loro squadra, ma la partecipazione in massa alla serata di ieri dovrebbe essere un forte segnale del fatto che il popolo biancocelete ama ancora profondamente la S.S. Lazio, e che l’assenza allo stadio non è certo sintomo di mancanza d’amore.