Diana Del Bufalo ritratta mentre Djokovic resta fermo sulle sue opinioni
Djokovic da numero uno, non ha battuto ciglio di fronte all’insurrezione dei follower, oltre un miliardo e ha tirato dritto per la sua strada
Ebbene sì, dopo la sfuriata di cui abbiamo parlato in un altro articolo da parte Diana Del Bufalo oggi abbiamo un’inversione di rotta: l’ attrice cambia posizione sulla questione vaccinale e ci dice che lei non è un’esperta e che non può trattare l’argomento e si scusa con tutti i suoi follower se si sono risentiti a seguito delle sue affermazioni sul vaccino deludente, non voleva toccare la loro sensibilità sull’argomento.
Un governo attento alla salute pubblica
Ci dice inoltre che lei è molto “responsabile” e che fa 3/4 tamponi a settimana pur di lavorare, in ossequio e in ottemperanza alle normative stabilite da questo governo.
Dunque una vera e propria correzione, un’inversione di rotta, un’errata corrige del mio vecchio articolo nel quale riportavo le parole dette dall’attrice e con una certa forza, con un vigore che non lasciava intendere alcun dubbio sul suo pensiero. È lecito avere una opinione e esprimerla naturalmente. Ma a quanto pare, vista la notevole ribellione del follower sui social – che sanno essere particolarmente violenti sul piano verbale dietro a una tastiera- si è ritenuto opportuno fare marcia indietro e ristabilire, come un po’ tutti, una posizione moderata e supina rispetto alle scelte governative. E in particolare alla dottrina del megafono mediatico usando termini come “responsabilità”, “rispetto delle regole” e altre diciture che un buon suddito deve utilizzare per sentirsi integrato.
Djokovic non è un buon suddito
Djokovic invece non è un buon suddito, forse perché è il numero uno? Forse perché ha il semplicemente il coraggio delle proprie opinioni, è abituato alla competitività spietata e pertanto non cede di un millimetro? Di sicuro il suo comportamento è stato netto e ha dato molto fastidio, probabilmente ha fatto anche scalpore per molti, perché essendo sovraesposto mediaticamente era difficilmente gestibile e ha rappresentato una posizione più difficilmente attaccabile da parte dei grandi media, che comunque hanno fatto del loro meglio per denigrarlo.
L’opinione e le scelte personali non valgono più nulla. Esiste il pensiero unico e anche se ridicolo e infondato non merita obiezione.
Di fronte a questo assioma la giovane attrice ha fatto più di un passo indietro sentendosi forse troppo piccola rispetto al peso delle proprie opinioni personali o più semplicemente ha fatto due conti insieme ad agente, legale e ufficio stampa cercando di rimediare e garantire la propria carriera e il lavoro al seguito.
Djokovic invece da numero uno nel suo campo, forse potendoselo permettere, chi lo sa, non ha battuto ciglio di fronte all’insurrezione dei sui follower – oltre un miliardo di utenti – e ha tirato dritto per la sua strada.
Le opinioni sono la base del vivere lìbero. Sono con Djokovic e anch’ io resto fermo, assolutamente irremovibile con la mia opinione su: opinioni e libertà.