Dicò, la star italiana della pop art che il mondo ama e noi non conosciamo
Consensi internazionali che Dicò avrebbe però piacere di ricevere nella terra dove è nato e che rappresenta con le sue opere in tutto il mondo
Dicò è da scoprire. Tutto ci saremmo aspettati, meno che dover assistere televisivamente e in molteplici emittenti internazionali alla consacrazione di un artista italiano meritatamente gratificato in terre straniere ma ancora non adeguatamente riconosciuto in patria. Ci riferiamo in questo caso a Dicò, pittore e scultore, una vera e propria star della pop art, planetariamente riconosciuta. Proprio così, dall’altra parte dell’oceano è da tempo considerato un’ icona della pop art e lo definiscono The Fire Artist. Invece per molti italiani ancora è un meraviglioso pianeta da esplorare. E nonostante questa scarsa attenzione in patria, da tempo ci rappresenta in maniera eccellente nel mondo. Non è certo un caso se le più grandi star, personaggi di levatura planetaria, sono di casa nelle sue gallery sparse per il mondo.
Freeman, Hoffman e Richie innamorati delle opere di Dicò
Seguendo le performance dell’artista romano, abbiamo avuto modo di poter constatare che personaggi del calibro di Morgan Freeman, Dustin Hoffman e Lionel Richie, solo per citarne alcuni, una volta attraversato l’oceano non perdono occasione per commissionargli importanti opere e farsi immortalare accanto al maestro Dicò.
Ovviamente la lista dei personaggi che non hanno perso l’occasione per far
visita nella sua gallery romana per accaparrarsi almeno una delle
sue preziose opere è lunghissima, ma resta ancora misterioso il fatto che una eccellenza del genere nel settore della pop art, per giunta italianissimo, venga internazionalmente riconosciuto come una vera e propria star, acclamato e invitato nei più importanti salotti televisivi e talk show mentre in Italia tutto questo per il momento ancora non accade.
Papa Francesco ha una delle sue opere
Dicò tra i suoi molteplici e importantissimi incontri, ha avuto anche l’onore di poter far dono personalmente al Santo Padre di una delle sue opere, ovviamente apprezzatissima da Papa Francesco.
Ci auguriamo quindi di non dover assistere all’ennesima eccellenza italiana riconosciuta e gratificata in terra straniera, ma non sufficientemente apprezzata nel Paese natìo, che per potersi affermare e dimostrare il proprio talento ha avuto bisogno di esprimersi a migliaia di chilometri di distanza, ricevendo consensi in ogni dove. Consensi che probabilmente Dicò avrebbe però piacere di ricevere nella terra dove è nato e che rappresenta con le sue meravigliose opere in tutto il mondo.