Dieci punti affinché la cultura sia una risorsa per Roma
La petizione lanciata dal Circolo degli Artisti. Ecco i 10 punti
“Ormai in ogni sede viene ripetuto che la cultura e l’impresa culturale sono gli elementi fondamentali per far uscire l’Italia dalla lunga crisi economica in cui si trova. Alle enunciazioni di principio però, non seguono mai concrete proposte di investimento, non solo economico, per l’impresa culturale. Crediamo che in un paese moderno ed europeo quale dovrebbe essere l’Italia, l’impresa culturale possa diventare un motore positivo di crescita spirituale ed economica”. Recita così il testo della petizione lanciata dal Circolo degli Artisti, noto locale romano, con la quale si individuano “10 punti operativi, tutti realizzabili concretamente, per aumentare la legalità e la trasparenza per gli operatori privati e per l’Amministrazione e per sostenere lo sviluppo dell’economia romana”, poiché la convinzione è che “l’Amministrazione Comunale abbia un ruolo fondamentale per sostenere e sviluppare l’industria culturale e che questa possa essere un potente motore di crescita e di ripresa economica per la Capitale, creando occupazione, incrementando i flussi turistici verso Roma in maniera consistente e contribuendo a creare una città più vivibile e accogliente”.
Ecco i punti.
1. Individuazione di spazi deputati allo svolgimento di attività culturali e di intrattenimento, in accordo con la Sovraintendenza e altri organismi competenti, da assegnare agli operatori culturali privati su base quinquennale, in modo da supportare i progetti proposti. l’assegnazione del luogo, e l’eventuale finanziamento delle attività, dovrà però essere vincolato al raggiungimento di obbiettivi concordati con l’Amministrazione.
2. Erogazione dei finanziamenti per attività culturali per un massimo di tre anni consecutivi allo stesso soggetto per la stessa iniziativa (modello “incubatore di impresa culturale”).
3. Creazione di un ufficio di tutoraggio che abbia tre funzioni principali: a) sostegno agli operatori culturali per le procedure amministrative e le certificazioni necessarie per la realizzazioni di manifestazioni culturali di pubblico interesse; b) funzione antiabusivismo, per vigilare in maniera costante il territorio, individuare le attività culturali abusive e verificare le segnalazioni dei cittadini; c) favorire la emersione delle attività culturali non pienamente regolari, accompagnandone il percorso verso la piena messa in regola senza interrompere l’attività e pregiudicare i livelli occupazionali.
4. Revisione dell’accordo SIAE – Assessorato alla Cultura, affinché gli oneri previsti per legge da riconoscere alla SIAE (attualmente calcolate sull’intero finanziamento erogato), siano invece calcolati sulle voci di bilancio riferite, in maniera esclusiva, alla rappresentazione artistica.
5. Pubblicazione, entro Gennaio dell’anno di competenza, di tutti i bandi pubblici di erogazione dei fondi per attività culturali e di spettacolo. Creazione di un sito internet di facile consultazione per la pubblicazione online di tutti i finanziamenti erogati a soggetti privati e delle relative rendicontazioni.
6. Creazione di un osservatorio, in collaborazione con le forze dell’ordine, che si occupi di monitorare le attività di pubblico spettacolo, di intrattenimento e culturali, individuando le eventuali situazioni di criticità e pericolosità proponendo soluzioni concordate ed eventualmente sottoponendole all’attenzione del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.
7. Promozione di una stretta collaborazione tra Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo al fine di raggiungere un progressivo aumento annuale delle presenze turistiche e del numero di attività culturali. In questo quadro sarà necessario dare priorità alla promozione e al sostegno delle iniziative con chiara rilevanza e attrattiva per il pubblico internazionale e inclusione dei grandi eventi nelle competenze dell’Assessorato della Cultura.
8. Creazione di almeno cinque sale prova dedicate alla musica e al teatro, fruibili gratuitamente, per ogni Municipio, da individuare, entro la fine dell’anno, nei locali degli edifici scolastici pubblici o altri immobili pubblici disponibili. Priorità nella promozione di iniziative ed eventi rivolti alla valorizzazione dei giovani artisti emergenti. Organizzazione e promozione di corsi di formazione a cadenza quinquennale, finalizzati alla creazione di operatori culturali qualificati.
9. Cives romani sumus: per responsabilità che non riguardano l’attuale Amministrazione i cittadini romani pagano i tributi locali tra i più alti d’Italia. Per alleggerire questo peso a costo zero, il Comune può organizzare l’apertura, al prezzo simbolico di 1 euro, di tutti i musei di Roma Capitale, per almeno 2 giorni a settimana e per una Domenica al mese, per tutti i cittadini romani.
10. Creazione e potenziamento degli uffici di promozione culturale in tutti gli aeroporti e stazioni ferroviarie della Capitale, con servizi dedicati ai visitatori, in diverse lingue e con l’elenco completo delle manifestazioni attive su tutto il territorio, con possibilità di acquisto dei titoli di accesso. Installazione di bacheche dedicate alla libera pubblicità delle attività culturali in tutte le fermate metro, stazioni FS, aeroporti e stampa di un calendario mensile, a carico dell’assessorato, presente e disponibile nei medesimi luoghi.