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Roma. Difficoltà per i disabili nel salire a bordo della metro C

Le dichiarazioni dell’assessore Pancalli e il sopralluogo del Codacons

Non solo piccoli problemi tecnici e ritardi di oltre 10 minuti, ma anche difficoltà per i disabili a salire a bordo. Parliamo della metro C, appena inaugurata ma già al centro del dibattito sotto molti aspetti.

ACCESSIBILITA’ AI DISABILI. A sottolineare le difficoltà per i disabili nel salire a bordo della nuova tratta della metropolitana è l’assessore capitolino allo sport, Luca Pancalli, che ha partecipato al viaggio inaugurale sulla sua sedia a rotelle. “È difficile la fruizione per chi non è autonomo – spiega Pancalli – Quando si aprono le porte c’è un dislivello tra la banchina e il treno”. “Per fortuna – aggiunge – io sono riuscito a salire perché ho una mobilità in carrozzina che molti disabili non hanno, ma dobbiamo pensare a chi sta peggio di noi. Ho detto di questo problema all’assessore Improta che mi ha garantito che stanno già studiando come risolvere la questione”.

L’assessore Improta, infatti, avrebbe ammesso di essersi accorto del problema, ma, dice, “questa è un’infrastruttura che sconta qualche difficoltà: continueremo a lavorare in modo da avere, al completamento, una infrastruttura che possa offrire il miglior livello di servizio e accoglienza” – ha assicurato.
 

SEDILI SCOMODI E ASCENSORI FUORI USO. Ad aggiungere carne al fuoco, il Codacons. “Una situazione di particolare pericolosità si registra al capolinea di Monte Compatri-Pantano – denuncia l’associazione di Carlo Rienzi – Fuori da tale stazione, infatti, per raggiungere l’altro lato della strada (via Casilina) gli utenti sono costretti ad utilizzare strisce pedonali ‘invisibili’, ossia quasi cancellate del tutto dall’asfalto, nonostante le automobili in tale tratto sfreccino a velocità sostenute. Una situazione di evidente pericolo per i cittadini, che avrebbe dovuto essere risolta prima dell’inaugurazione della linea”.

Non solo. Per il Codacons “i sedili per i passeggeri non appaiono particolarmente confortevoli: le sedute sono infatti eccessivamente rigide con conseguenze negative per la schiena, e lo spazio per le gambe limitato, così da non far brillare per comodità i nuovi treni”. Presso la stazione di Grotte Celoni, secondo quanto comunica ancora il Codacons, “l’ascensore che porta all’ingresso della stazione era oggi (ieri, ndr) fuori uso e chiuso al pubblico, al pari di una scala mobile installata presso la medesima fermata”.

Verrebbe da dire: “Vedi a far le cose di fretta…”. E intanto oggi, secondo quanto si apprende, potrebbe riunirsi un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura a Roma per parlare della metro C e della sicurezza nelle nuove stazioni metro, magari riuscendo anche ad arginare questi problemi evidenziati dal Codacons. Riusciremo ad avere una metro di ultima generazione, o saremo l’ultima generazione ad aver visto una nuova metro aprire a Roma, con tutti i difetti del caso? 

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