Dipendenti capitolini votano “NO”, contratto tutto da rivedere
I dipendenti con oltre 8mila NO rispediscono al mittente la pre-intesa varata tra amministrazione, CGIL e CISL
Sonora bocciatura per l’amministrazione di Roma Capitale e per due dei sindacati della ‘Triplice’, Cgli e Cisl – Csa e Diccap non avevano firmato; Uil aveva poi ritirato la firma – che si sono visti rispedire indietro, dai dipendenti capitolini, la pre-intesa sul contratto decentrato. Al referendum indetto tra i dipendenti, infatti, ha vinto il ‘NO’, con circa 8mila voti – 8606 No contro 5755 Sì, per la precisione.
Sospesa la pre-intesa, si è momentaneamente tornati all’atto unilaterale varato dalla Giunta lo scorso agosto, ma il mandato dei lavoratori è quello di riaprire il tavolo delle trattative. Stavolta, però, i sindacati e l’amministrazione dovranno tener conto delle richieste dei lavoratori che già nei mesi scorsi si erano fatti sentire con manifestazioni di piazza ma che stavolta, la loro volontà, l’hanno messa nero su bianco. Al tavolo, quindi, bisognerà cambiare totalmente l’impostazione contrattuale assunta fino a questo momento e tenere conto del fatto che i dipendenti rifiutano l’impianto della ‘produttività’ – per l’erogazione del salario accessorio, che fino ad oggi era cd. ‘a pioggia’, a fronte, però, di contratti non rinnovati da più di 5 anni – così come delineato dal MEF e recepito da amministrazione prima e sindacati che hanno firmato la pre-intesa poi.
Sarà forse la volta buona che, al centro del tavolo, si metta il rinnovo dei contratti con il relativo adeguamento degli stipendi? Il dibattito è solo all’inizio.