Dipendenti senza Green Pass, smart working e test molecolari: sciolto ogni dubbio
Conferenza stampa dopo la riunione del Cdm: dai lavoratori senza Green Pass, ai viaggi all’estero; dallo smart working ai tamponi molecolari
Sciolto da fonti del governo uno dei nodi sul decreto sull’obbligo di certificato verde per i lavoratori approvato ieri in Cdm. Le aziende con meno di 15 dipendenti potranno sostituire con contratti a termine il lavoratore senza Green pass. Un mese per chiarire gli altri punti oscuri. A cominciare dalla disciplina per le forze dell’ordine e gli altri lavoratori dei servizi pubblici, dai dubbi degli esperti sulla durata fino a 72 ore dei tamponi molecolari, dall’applicazione dello smart working. Intanto, niente più obbligo di test per i vaccinati che viaggiano tra Italia e Gran Bretagna.
Stop all’obbligo di test per i vaccinati che viaggiano tra Italia e Gran Bretagna
La prima novità riguarda infatti i viaggiatori: con l’annuncio della fine, dal 4 ottobre prossimo, dell’obbligo di test negativo anti Covid alla partenza per tutti coloro che arriveranno o rientreranno in Inghilterra con la certificazione provata di una doppia vaccinazione dai territori che – come la Penisola – sono inseriti nella cosiddetta lista ambra (o arancione) di allerta intermedia. La decisione è stata adottata oggi dal governo Tory di Boris Johnson – che dal 19 luglio aveva già revocato gran parte delle precauzioni interne sul fronte della pandemia, incluso l’obbligo d’indossare la mascherina ovunque – nella prima riunione della compagine rinnovata dopo il maxi rimpasto dei giorni scorsi.
Il Regno Unito
Infatti nel Regno Unito, paese vaccinato ormai all’80-90% dell’intera popolazione over 16 e dove i contagi alimentati dalla variante Delta, pur tornati a viaggiare al ritmo di circa 30.000 al giorno su oltre un milione di tamponi eseguiti, restano per ora a livelli d’impatto sui ricoveri (e soprattutto sui morti) largamente inferiori rispetto alle ondate infettive pre-vaccini.
La proroga della validità del tampone molecolare
Un ulteriore provvedimento riguarda, invece, la proroga dei tempi della certificazione verde rilasciata dopo un tampone, se questo è ti tipo molecolare. I tamponi molecolari saranno validi per 72 ore e i test antigenici (rapidi) per 48 ore, come ha confermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei ministri.
I dubbi
“Sono molto perplesso su questo allungamento” della validità del tampone molecolare a 72 ore, “perchè di fatto il tampone è una misura puntuale. Lasciare troppo spazio tra l’esito del tampone e la validità del tampone espone a rischi, per cui io sarei piuttosto prudente. Però questa è una risposta che darà il Cts”. Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, in merito all’allungamento della validità dei tamponi molecolari previsto nel decreto green pass.
Lo smart working
Da gennaio inoltre le pubbliche amministrazioni potranno fare “tutto lo smart working che vogliono” se ci sarà un contratto, una piattaforma dedicata, che organizzi il lavoro da remoto. Lo ha dichiarato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, sottolineando che il contratto delle Funzioni centrali potrebbe arrivare entro un mese e mezzo. Il ministro ha spiegato l’importanza di implementare le piattaforme tecnologiche, la sicurezza e l’organizzazione del lavoro. “Bisogna valutare – ha spiegato – la soddisfazione dei cittadini e delle imprese. Ci vuole un’organizzazione del lavoro in funzione del lavoro da remoto, altrimenti come si fa a misurare la qualità, la produttività, il raggiungimento degli obiettivi?”.