Roma, disagi all’Infernetto. Masi (FI): “Serve più sicurezza”
Intervista a Mariacristina Masi, consigliera di Forza Italia in Municipio X
Siamo riusciti a incontrare la consigliera in Municipio X Mariacristina Masi, di Forza Italia, per parlare insieme a lei dei molteplici disagi che colpiscono l’Infernetto e i cittadini della zona. Un’intervista che arriva proprio a distanza di pochi giorni dal suo incontro con gli abitanti del territorio, che lei personalmente ha incontrato per ascoltare i problemi che colpiscono quest’area.
Consigliera Masi, iniziamo dal suo incontro, avuto il 6 Dicembre 2014, con i cittadini della zona. Com’è andato?
Abbiamo fatto vari incontri, anche presso diverse abitazioni. I cittadini segnalano più frequentemente il problema della sicurezza, che nono solo negli ultimi tempi è aumentato con rapine in casa e anche furti di automobili, che porta i cittadini ogni giorno a vivere uno stato d’insicurezza. Quando noi abbiamo evidenziato il pericolo di un ingrandimento del centro accoglienza, presso il centro Alzheimer “Le Betulle”, era appunto per questo. L’Infernetto, che è un quartiere residenziale e dove vivono diverse famiglie, non deve diventare un centro in cui non si è sicuri – alle quattro del pomeriggio d’inverno – a parcheggiare la macchina fuori casa, o a fare una passeggiata nei vari quartieri, in cui sottolineo che ancora alcune strade non sono illuminate e quindi l’amministrazione deve stare molto attenta. I cittadini ci segnalano anche diversi campi rom, che si sono venuti a creare negli ultimi tempi. Purtroppo non c’è stata una politica attenta al problema della sicurezza, c’è stato più che altro un sottovalutare questi fenomeni.
Quindi potremmo supporre che anche fenomeni come la cattiva illuminazione sul territorio dell’Infernetto, abbia gravato ulteriormente sulla grave situazione legata alla sicurezza di questo quadrante?
Certo, è da sottolineare il fatto che molte strade non sono proprio illuminate all’Infernetto, quindi hanno sicuramente peggiorato la situazione. E’ ovvio che in un quartiere del genere, cui ripeto molte strade non sono illuminate e in cui non ci sono quei servizi che permettono negozi aperti, che permetto alla gente di girare fino a una certa ora nel quartiere, l’attenzione deve essere maggiore. Nel momento in cui si crea un centro accoglienza, che secondo noi era destinato anche ad allargarsi, la sicurezza viene ulteriormente meno.
Lei ha avuto modo di visionare l’interno del centro d’accoglienza “Le Betulle”?
Io ho avuto modo di visitarlo personalmente.
Cos’ha trovato lì dentro? E’ vera la voce che al centro non ci sono solo minorenni, come invece molti vogliono fare credere?
A me risulta che ci siano solamente – almeno sulla carta – dei minorenni. Il nostro problema è che crediamo, come avvenuto all’inizio, che c’erano 14 minorenni e poi gli altri arrivati da Tor Sapienza, di non riuscire bene a capire quanti anni abbiano, è così si è ingrandito il quesito che ci poniamo, e si ingrandirà ulteriormente. Diventerà un centro accoglienza con persone adulte? Noi dobbiamo evitare tutto questo, e per questo vigileremo.
Forza Italia X Municipio cosa propone per limitare l’ingrandirsi di questo centro d’accoglienza?
Forza Italia, come ho anche anticipato, vigilerà affinché ciò non accada. In più, come abbiamo sottolineato più volte (e anche prima che scoppiasse tutto questo scandalo a livello romano), bisogna che l’amministrazione controlli questi centri che si occupano dell’immigrazione, perché c’è un forte business dietro, ed è necessario per garantire la legalità, la sicurezza dei cittadini e la vera accoglienza, che ci siano dei controlli a tappeto su queste cooperative che se ne occupano.
Il problema del centro d’accoglienza è una ciliegina sulla torta, aggiunto ai tanti altri problemi dell’Infernetto. Tra questi quello attuale più marcato è legato alla raccolta differenziata, che è partita molto male nel territorio. Cosa ci può dire a riguardo?
Per la raccolta differenziata noi abbiamo, tra l’altro firmata da me personalmente, un’interrogazione all’assessore Belmonte, in cui chiediamo quali siano i reali accordi con AMA. E’ inserita la raccolta differenziata nel contratto con AMA? Ci sono delle penali per cui se AMA non svolge la propria funzione, in modo continuativo, allora l’amministrazione prevede delle penali?
Infatti girando su Youtube, sui gruppi di Facebook, si possono vedere foto, video e parodie di questa degradante situazione. I cittadini sono disperati, voi quale forte segnale volete inviargli?
Esatto, un primo segnale non può non partire da una contrattualizzazione con AMA, fatta in modo serio e corretto. Noi attendiamo la risposta dell’assessore Belmonte, io spero che nel consiglio di giovedì 10 dicembre 2014 possa delucidarmi in merito, in quanto c’è stato anche un consiglio straordinario in merito alla raccolta differenziata la scorsa settimana, in cui l’assessore Estella Marino è venuta 5 minuti e poi è andata via, per cui noi abbiamo abbandonato l’Aula. Quindi data la reticenza a rispondere su determinate tematiche, noi ci aspettiamo un minimo di chiarezza.
Un altro problema che colpisce l’Infernetto è quello delle rapine in villa, quale apporto vuole dare il Consiglio Municipale per tutelare gli abitanti della zona?
Per ora il Municipio ha fatto ben poco sul tema della sicurezza, come dicevamo prima, specialmente poi in quartieri come l’Infernetto.
La gente già dubita sui possibili responsabili, e molte parti già gridano al “razzismo” per rispondere alle provvisorie accuse verso gli ipotetici responsabili…
Purtroppo quando manca “lo Stato”, quando mancano le istituzioni, si degenera sempre in sentimenti tipo il razzismo. Non è questo il punto, il punto è che un’amministrazione deve avere come scopo primario e principale quello della sicurezza dei propri cittadini. Marino purtroppo ha avuto altre priorità, e ha gravato su questa situazione, perché Roma è diventata una città invivibile. Adesso parliamo dell’Infernetto, ma basta girare per i quartieri, basta anche andare alla Stazione Termini per vedere che è diventata qualcosa d’invivibile negli ultimi tempi. Questo è segno di un’amministrazione che predilige altri interessi, e sottovaluta il problema della sicurezza. Purtroppo “il medico pietoso fa la piega puzzolente”, cioè questo è il risultato di una politica che io non la definisco “buonista”, l’avrei definita tale fino a dieci giorni fa. Adesso ho capito dietro questa politica buonista spesso ci sono degli interessi, e il risultato lo stanno vivendo come una piaga sociale i cittadini dell’Infernetto.
Sulla carente illuminazione dell’Infernetto, il Consiglio si è già espresso in merito? Ci sono testimonianze di ragazze del posto, che hanno paura la sera a rientrare a casa, specie se poi a notte inoltrata…
Ho ascoltato alcuni cittadini, il problema dell’Infernetto è che alcune strade sono private e non sono a carico del Comune. E’ vero che alcune sono private ma sono aperte al pubblico transito, e su quelle si dovrebbe intervenire. Io perciò, su alcune strade, ho chiesto per adesso l’intervento dell’assessore Caliendo, in modo di poterle inserire nel piano d’illuminazione. Non è possibile che ci siano degli interi quartierini all’interno dell’Infernetto, in cui ci siano delle strade molto lunghe e con decine di famiglie, al buio. In un periodo come questo, in cui i furti sono all’ordine del giorno insieme alle rapine in villa, è necessario che l’amministrazione se ne faccia carico.
Riguardo invece il potenziamento dei mezzi ATAC che passano nella zona, cosa ci può dire, visto che passano in modo molto limitato lì?
Questo è un altro problema di cui i cittadini hanno fatto segnalazione. Il problema dei mezzi pubblici è molto ampio, che non riguarda solo l’Infernetto, ma riguarda in generale un po’ tutta Ostia, per le frequenze o per altri motivi. Comunque spesso qua a Ostia si attendono più di 45 minuti per un autobus, lo 05/ insegna. Quindi il problema è più ampio, e per questo su Roma si dovrebbe intervenire con una politica seria per la mobilità pubblica, che non c’è stata perché Marino, come abbiamo visto, è stato impegnato su altri fronti.
In Consiglio verrà discussa questa problematica?
Per adesso se n’è discusso poco di questa problematica, anche perché in questi giorni ci sono tutti gli scandali, di cui tutti parlano.
Un’ultim domanda. Un altro problema dell’Infernetto è la prostituzione, presente su via del Lido di Castel Porziano e quindi nella Pineta di Castel Fusano: chi viene in questo quartiere dalle zone di Torvaianica, trova ad accoglierlo questo biglietto da visita. Quali soluzioni state valutando su questa tematica?
Come ne parlavamo prima, dietro questi fenomeni ci sono sempre dei grandi interessi di chi ci lucra, nel senso che l’amministrazione deve mettersi in testa che bisogna intervenire a gamba tesa, un po’ come all’inizio l’amministrazione precedente aveva cercato di fare, e poi un pochino si è persa. Sono molti anni che quella zona è colpita da tale fenomeno, e non possiamo dimenticare anche il Lungomare. Io credo che tutto debba partire a livello centrale, se l’amministrazione capitolina si mette in testa di contrastare questi fenomeni di criminalità – perché poi la prostituzione ha dietro veri e propri fenomeni di criminalità – in modo drastico e deciso, allora è possibile intervenire, altrimenti qui singoli interventi municipali possono servire a ben poco.