Discarica a Monte Carnevale: dopo le proteste Raggi valuta un cambio di zona
Il Comune di Roma è ormai nel caos per la gestione dei rifiuti e la Regione Lazio si dice pronta a commissariare la Sindaca
Non c’è pace per i cittadini romani sul fronte rifiuti. Dopo anni in cui la giunta grillina si era sempre dichiarata contraria a qualsiasi tipo di inceneritore, termovalorizzatore o discarica nel Comune di Roma, la Sindaca Raggi ha dovuto fare dietrofront per non rischiare il commissariamento da parte della Regione Lazione.
In queste settimane si sono susseguiti duri attacchi politici, dichiarazioni della Sindaca, decisioni su dove collocale la discarica necessaria a smaltire tutta la spazzatura prodotta dalla Capitale.
Prima la Sindaca ha indicato Tragliatella come il sito ideale per la nuova discarica, poi ha ritrattato le dichiarazioni e ha indicato invece Monte Carnevale.
Monte Carnevale: possibile nuovo dietrofront
La notizia ha suscitato enormi polemiche: la zona di Monte Carnevale si trova infatti a poca distanza da Malagrotta, sito dove sorgeva la discarica più grande d’Europa. I cittadini della zona sono indignati di come venga trattato il loro territorio, probabile sede di una nuova discarica.
Neanche questa sembra però essere la decisione definitiva: l'area presenta infatti numerosi problemi, tra cui case nel raggio di 500 metri e distanze aeroportuali non in linea con la delibera Enac del 2008.
Stanca di continui cambi di posizione, la Regione Lazio a guida Pd si dice pronta a commissariare la Sindaca.
Il Comune di Roma è infatti in piena emergenza rifiuti e la situazione andrà solo peggiorando visto che fra meno di 10 giorni è prevista la chiusura della discarica di Colleferro.
Gli attacchi interni del Movimento Cinque Stelle
Nel frattempo il Movimento Cinque Stelle vive momenti di alta tensione al suo interno.
La giunta grillina è infatti divisa fra coloro che sono contrari alla nascita di ogni tipo di impianto di trattamento di rifiuti nel Comune (come da posizione originarie del Movimento); dall’altro lato invece ci sono colore che sono a favore della nascita di una nuova discarica ma non a Monte Carnevale, area in condizioni critiche per la vicinanza a Malagrotta.
Nel gruppo degli intransigenti si trovano il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco e i consiglieri Andrea Coia e Monica Guerrini. La posizione dei contrari alla discarica fa leva sulle battaglie storiche del Movimento, fra cui il divieto ad ogni discarica dentro al Comune di Roma.
Nel fronte contrapposto, quello più realista sulla necessità di aprire una discarica ma non a Monte Carnevale, troviamo invece Simona Ficcardi, Eleonora Guadagno, Monica Montella e Paolo Ferrara. Incerta la posizione del presidente dell'Assemblea Capitolina, Marcello De Vito.
Durissime le parole di Simona Ficcardi, consigliera del Movimento Cinque Stelle al Comune: “Ancora non credo alle mie orecchie e ai miei occhi. Aspetto di leggere la delibera di Giunta, che ancora non ho potuto vedere, prima di ammettere la sconfitta del M5s, tutto. Se è vero che è stato spostato lo sguardo su questo territorio quando mano nella mano andammo con Beppe Grillo a vedere il percolato che inquinava la valle, a gridare contro le ingiustizie, le morti e le malattie subite, mi fa vergognare".
Duro attacco anche da parte di Marco Cacciatore, portavoce del M5s alla Regione Lazio e presidente della Commissione Rifiuti, che afferma: “Spero che il prima possibile la Regione si sostituisca ai poteri di Roma”.
Gli attacchi dei politici
Tutte le forze di opposizione in Campidoglio non perdono tempo e attaccano la Sindaca Raggi.
I Verdi Liberali Italiani hanno dichiarato che “la Sindaca si smentisce in sole 48 ore, quindi serve subito un commissario. Dopo aver deliberato il 31 dicembre per realizzare una nuova discarica a Malagrotta (idea folle) e aver fatto girare nelle settimane precedenti i nomi di Tragliatella e Falcognara, la sindaca, quasi si trattasse di un gioco, si rimangia tutte le sue precedenti decisioni e getta nel caos più totale la gestione rifiuti. Cosa si aspetta a commissariare?”.
Svetlana Celli, capogruppo in Campidoglio della Lista Civica Roma Torna Roma, ha attaccato duramente la Raggi dichiarando che: “Dopo aver creduto al sogno rifiuti zero- aggiunge Celli- e aver costretto Ama a spendere centinaia di milioni ogni anno per spedirli fuori città, la maggioranza 5 Stelle individua un sito per il conferimento nel luogo più martoriato della città ad altissimo inquinamento ambientale, a poca distanza dalla discarica di Malagrotta che tanto male ha fatto al territorio”.
Secondo Celli, si tratta di "una Giunta incapace di guardare a soluzioni tecnologicamente avanzate e in ritardo su tutto. Bene ha fatto la Regione a chiedere l'autosufficienza di Roma, ma le scelte del Campidoglio dimostrano scarsa conoscenza della città e una incapacità a far fronte ai problemi con soluzioni lungimiranti ed efficaci”.
Le parole dell’ex Presidente di Ama
Piergiorgio Benvenuti, ex Presidente di Ama e attuale Portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, attacca il Comune e la Sindaca:
“Dopo aver perso mesi senza trovare una soluzione in tema di impianti da parte di Regione Lazio e Comune, si è trovato un accordo che prevede il ricorso alla discarica pronta non prima di 18 mesi, senza sapere dove. Una disfatta totale nella gestione dei rifiuti a Roma, un inganno verso coloro che hanno creduto alle promesse della campagna elettorale dell'attuale Sindaca Raggi che sosteneva mai discariche ed inceneritori, un incremento esponenziale di raccolta differenziata, la diminuzione della produzione dei rifiuti, la tariffazione puntuale.
È la certificazione- conclude Benvenuti- che siamo passati da un programma 'green' verso Rifiuti Zero del periodo 2011-2014, al fallimento totale nella gestione e nel trattamento dei rifiuti a Roma ad opera della Regione Lazio guidata da Zingaretti e da Roma Capitale a guida Raggi”.
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