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Discarica rifiuti Roma, Europa Verde: Raggi e Zingaretti fermino Malagrotta 2

“Una discarica a soli 2 km dal sito dove per oltre 40 anni ha funzionato la vecchia discarica è follia con un danno commesso sull’ambiente e sulla salute dei residenti”

"Per spiegare cosa sta succedendo a Roma sui rifiuti, mai come questa volta torna utile parafrasare Tomasi di Lampedusa: 'Tutto cambia, perché nulla cambi'. Realizzare una discarica a soli 2 kilometri dal sito dove per oltre 40 anni ha funzionato la vecchia discarica è una follia con un danno perpetrato sull'ambiente e sulla salute dei residenti che hanno già pagato, in termini di vite umane, un prezzo altissimo".

Cosi' si sono espressi Nando Bonessio e Laura Russo copartovoce di Europa Verde Lazio, che hanno proseguito: "Raggi e Zingaretti passeranno sicuramente alla storia, saranno ricordati per aver aperto una nuova Malagrotta accanto alla vecchia Malagrotta. Infatti le responsabilità non sono solo del Comune con la decisione assunta ieri della Giunta Capitolina di individuare la nuova discarica nel già martoriato territorio della Valle Galeria.

Concretamente, già la Regione Lazio il 27 dicembre scorso aveva 'aperto la strada' rilasciando l'autorizzazione unica ambientale (AUA) per collocare sempre nel sito di Monte Carnevale una discarica per materiali inerti, la cui destinazione d'uso è facilmente ampliabile, Come Europa Verde non potremo non essere al fianco dei cittadini della Valle Galeria nelle loro legittime proteste e di tutti quelli che, ormai da anni, chiedono che Roma attui un vero progetto di 'trattamento' dei rifiuti che superi definitivamente il concetto di 'smaltimento' attraverso il modello delle discariche e degli inceneritori.

Invece per oltre tre lunghi anni M5S e maggioranza di governo alla Regione si sono rimpallati le responsabilità tra l'incapacità di individuare siti per gli impianti di lavorazione dei materiali raccolti in modo differenziato e la non approvazione di un Piano Regionale rifiuti in linea con il rispetto dell'ambiente, della salute e delle direttive Europee.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l'emergenza rifiuti a Roma denuncia la totale mancanza di un progetto generale, con una raccolta differenziata stradale fatta male e ormai in fase di stallo nella percentuale di crescita e con la totale assenza di progettazione di impianti locali, di medio-piccole dimensioni, a basso impatto ambientale che, lavorando i materiali riciclati, potrebbero dare occasione di lavoro e occupazione stabile nella nostra regione.

Ma comunque ribadiamo che la Valle Galeria non si puo' toccare, e questo anche grazie alla recente legge regionale, che definisce quel territorio 'ad alto rischio di crisi ambientale'.

L'unico futuro per il territorio attraversato dal Rio Galeria sono la bonifica ed il risanamento, ogni ulteriore collocazione di impianti industriali è impensabile".

I due esponenti di Europa Verde hanno concluso: "Regione e Comune si fermino e si presentino ai cittadini con un crono-programma finanziato per il trattamento rifiuti legato alla vera applicazione di una ormai necessaria Economia Circolare che, a partire dalla raccolta porta a porta sull'intero territorio cittadino, si orienti verso lobiettivo dei Rifiuti Zero". (Com/Enu/ Dire) 

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