Discoteche sul piede di guerra: faremo ricorso al Tar se Governo ci ignora
I proprietari delle discoteche, di nuovo chiuse dall’ordinanza del 16 agosto, chiedono aiuti economici e minacciano ricorso al Tar
Discoteche minacciano ricorso al Tar. I locali notturni sono sul piede di guerra, in seguito all’ordinanza del 16 agosto che ordina, per contenere i contagi da Covid-19, la chiusura di tutte le attività dove si balla. L’ordinanza sancisce anche l’obbligo di indossare la mascherina dalle ore 18:00 alle ore 6:00 del mattino.
“Dopo il ricorso al Tar siamo pronti a procedere con una class action“, dice Alessandro Trolese ad Ansa, presidente regionale della Toscana e di Silb Fipe Confcommercio, l’associazione delle imprese di intrattenimento.
Lo rende noto anche Maurizio Pasca, presidente Silb Filp. “Il Governo si è dimenticato di questo settore. Ma abbiamo detto al ministro Patuanelli che se da parte sua ci sarà un impegno serio per aiutare economicamente tutte quelle discoteche che non hanno più riaperto dal 23 febbraio, siamo disposti a ritirare il ricorso al Tar“.
L’ordinanza è stata emanata dal ministero della Salute Roberto Speranza. Mentre il capo di Gabinetto Bruno Frattasi ha inviato una circolare ai prefetti per organizzare i servizi di vigilanza. Così da far rispettare le nuove regole.