Divorzio Totti-Blasi, e se Ilary non volesse smettere di essere la signora Totti?
Abbiamo chiesto all’avvocata Laura Vasselli di spiegarci se con il divorzio, Ilary Blasi può mantenere i privilegi del cognome Totti
Un flash di Dagospia riaccende i riflettori su un nuovo aspetto della coppia più chiacchierata del momento: “PARE CHE, AL DI LA’ DI ROLEX E BORSETTE, LA BLASI NON ABBIA NESSUNA VOGLIA DI PERDERE LO STATUS CONIUGALE DI SIGNORA TOTTI E FAR DIVENTARE REALTA’ I SOGNI DI NOEMI“
Nuovo capitolo nell’infinita saga del divorzio Totti – Blasi. Spunta l’ipotesi che Ilary non voglia concedere il divorzio per non perdere il suo “status” di signora Totti e tantomeno cederlo alla nuova compagna del Pupone.
Ma cosa accade a una coppia in cui uno dei due coniugi rifiuta il divorzio consensuale? Lo abbiamo chiesto a Laura Vasselli, avvocata, docente di diritto privato e giudice sportivo nazionale.
“In generale, la legge prevede che, in caso di separazione giudiziale, dopo un anno a decorrere dalla comparizione della coppia in Tribunale, il coniuge che ha interesse a passare a nuove nozze ha diritto di ottenere il divorzio. Quindi Totti avrà comunque la possibilità di sposare la Signora Bocchi, compatibilmente con i tempi della giustizia”.
Quindi c’è poco da fare
“Certo perché il divorzio è un diritto. Tutti hanno diritto di tornare liberi e recuperare lo stato civile come celibe o nubile per poter contrarre un nuovo matrimonio e questa storia non è diversa dalle altre”.
E se Ilary Blasi non volesse perdere lo status di “moglie di Totti” mantenendo il cognome del marito?
“Lo status lo perderà comunque per effetto di una sentenza; questo è un problema annoso e risalente ai tempi in cui le mogli erano vere e proprie “appendici dei propri mariti” in termini di dipendenza economica e sociale e quindi la perdita dello status di “moglie di…” comportava una vera e propria sparizione dal contesto sociale di appartenenza e quindi rappresentava un vero problema”.
“Sull’uso del cognome ci sono altre considerazioni da fare, ovvero Francesco Totti lo potrebbe concedere consensualmente alla futura ex moglie (perché finché non si divorzia si continua ad essere è marito e moglie)”.
“Oppure il tribunale potrebbe (ma ne dubito) decidere con sentenza la continuità d’uso, stabilendo che la perdita del cognome da sposata, integrando la sua identità personale consolidata in vent’anni di matrimonio, potrebbe comportare una consistente perdita in termini di denaro e prosecuzione di carriera a Ilary, così concedendole la possibilità di continuare a utilizzare anche il cognome “Totti” accanto al proprio. Utile ricordare che Daniela Garnero Santanchè, ministro attualmente in carica, sebbene divorziata, utilizza il cognome dell’ex marito come secondo accanto al proprio perché lui l’ha espressamente autorizzata in tal senso”.
“Del resto, l’articolo 143 bis del nostro Codice Civile stabilisce che “la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva anche durante lo stato vedovile, finché non passa a nuove nozze”, anche se non risulta che la Sig.ra Blasi abbia utilizzato il doppio cognome durante l’esercizio della sua attività professionale come showgirl”
Chissà in effetti se la Blasi avrebbe avuto la stessa brillante carriera senza il matrimonio con Totti.
“Chi può dirlo? La coppia sembrava affiatata e unita, questo tipo di valutazione può essere fatta dagli esperti di televisione nel raffronto con le altre colleghe della Sig.ra Blasi. Per ciò di cui stiamo parlando, per quanto la showgirl voglia mantenere i privilegi che ha ottenuto negli ultimi anni da sposata, va detto che comunque la vicenda Totti- Blasi è destinata a un breve e amaro, epilogo”.