Don Coluccia al Quarticciolo, minacce e lanci di sassi: “Sei un Buscetta”
Don Coluccia ha subito numerosi attacchi in passato, incluso un tentato investimento lo scorso agosto a Tor Bella Monaca
Prima sono arrivati gli insulti dei pusher al megafono: «Sei un Buscetta. Hai le ore contate, ti ammazziamo». Poi è iniziato il lancio di bottiglie, sassi e bastoni dalle finestre della piazzetta. L’incontro di preghiera di don Antonio Coluccia, il prete noto per la sua lotta contro lo spaccio, svoltosi domenica sera al Quarticciolo, è terminato con un fuggi fuggi generale, mentre la scorta allontanava il parroco sotto una pioggia di vetri e bastoni. «Non mi arrendo», ha commentato don Coluccia con amarezza, «È stato un episodio grave, ma la mia missione nei quartieri difficili della Capitale non si fermerà. Continuerò a dare speranza ai cittadini onesti che vivono in questi contesti difficili».
Il corteo di «Presidio e disturbo»
Sono stati gli uomini della scorta a proteggere e mettere in sicurezza il parroco, che aveva organizzato per domenica sera un corteo di «Presidio e disturbo». Da anni impegnato contro la criminalità, don Antonio si era fermato, intorno alle 22, nella piazzetta del Lotto 12, dopo aver attraversato il quartiere. Con un fischietto e un megafono, aveva cercato di attirare l’attenzione dei residenti: «Accendete le luci, siamo qui per voi questa sera», aveva detto. «Non sono gli spacciatori a dover decidere come si vive qui. Tra queste case ci sono tanti cittadini onesti e noi siamo qui per loro». Ma non appena terminato il discorso, è arrivata la risposta dei pusher del quartiere, sempre attraverso un megafono: «Sei un Buscetta, non ti vogliamo. Se torni ti ammazziamo».
Il riferimento era a Tommaso Buscetta, noto membro di Cosa nostra e uno dei primi mafiosi a collaborare con la giustizia durante le inchieste antimafia. Dopo gli insulti, dalle finestre sono stati lanciati bottiglie di vetro, sassi e bastoni. A quel punto, la scorta è intervenuta per proteggere don Coluccia, mettendo fine al corteo della legalità. «La situazione è degenerata in pochi istanti», ha spiegato don Antonio. «Per la mia sicurezza sono stato allontanato, ma tornerò». Il parroco ha anche ricordato le numerose minacce ricevute negli ultimi mesi. Le forze dell’ordine, informate dell’accaduto, stanno conducendo accertamenti e controlli.
Un’altra aggressione ad agosto a Tor Bella Monaca
L’episodio di domenica non è isolato. Don Coluccia ha subito numerosi attacchi in passato, incluso un tentato investimento lo scorso agosto a Tor Bella Monaca, quando un pregiudicato su uno scooter T-Max ha quasi travolto il prete mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Anche in quell’occasione, la scorta ha protetto il parroco e fermato l’attentatore, poi accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. A gennaio, sempre a Tor Bella Monaca, la sera del sei, mentre don Coluccia stava incontrando alcuni fedeli, alcuni cassonetti sono stati incendiati a pochi metri dal luogo dell’incontro. E ancora, lo scorso aprile, al Laurentino 38, durante un corteo organizzato per protestare contro la criminalità organizzata, dalla piazza dello spaccio sono stati lanciati petardi e bombe carta contro il parroco e i partecipanti.
Anche Tiziana Ronzio come Don Coluccia
Non si tratta di un caso isolato. La scorsa settimana, l’allarme è scattato anche per Tiziana Ronzio, attivista antimafia, che ha trovato una bara lasciata davanti alla porta di casa sua a Tor Bella Monaca. Le indagini sono in corso, ma nessuno ha ancora rivendicato l’atto intimidatorio.
Tiziana Ronzio, che stava pulendo il parco di via Cigola insieme ad altri volontari, ha trovato la bara vicino ai cassonetti della spazzatura al suo ritorno a casa. «Questi gesti ci danno ancora più forza», ha dichiarato la donna, già insignita del Premio nazionale Paolo Borsellino.
Anche il sindaco Gualtieri è intervenuto, esprimendo solidarietà e vicinanza a Tiziana Ronzio: «Il prezioso lavoro che svolge da anni, insieme a tanti altri cittadini onesti a Tor Bella Monaca, non si fermerà davanti alle intimidazioni. La città e la sua amministrazione continueranno a essere al fianco di Tiziana», ha scritto il sindaco in una nota.
*Foto dalla pagina Facebook “Opera don Giustino fondata da don Antonio Coluccia SDV”