Prima pagina » Opinioni » Don Maurizio Gronchi afferma in Tv che Bergoglio era NEOGNOSTICO, poi ritratta tutto

Don Maurizio Gronchi afferma in Tv che Bergoglio era NEOGNOSTICO, poi ritratta tutto

Da qualche anno abbiamo dimostrato anche che Bergoglio non è mai stato cattolico, ma uno gnostico, e lo gnosticismo è la peggiore delle dottrine eretiche

Papa Francesco, Codice Ratzinger

Sono cinque anni che affermiamo pubblicamente che Bergoglio non è mai stato Papa, perché Benedetto XVI era in sede impedita. Queste affermazioni dono state ampiamente dimostrate e documentate in un’inchiesta da più di 1000 articoli, pubblicata sul quotidiano Libero, che i direttori Sechi e Capezzone hanno da poco censurato, in modo che non siano più accessibili ai lettori.

Gli articoli di Cionci scomparsi su Libero

Poco male. Da circa due o tre anni abbiamo dimostrato anche che Bergoglio non è mai stato cattolico, ma uno gnostico, e lo gnosticismo è la peggiore e la più anticristica delle dottrine eretiche.

Di recente, a confermare pubblicamente questa nostra affermazione, è stato niente meno che don Maurizio Gronchi, che per sua stessa ammissione ha conosciuto da vicino il presunto Papa Francesco negli anni dal 2013 al 2019. Il giorno dopo la morte di Bergoglio, il 22 aprile 2025, in trasmissione da Delio don Maurizio Gronchi ha candidamente affermato che la teologia di Bergoglio attingeva a due dottrine eretiche come il neognosticismo e il neopelagianesimo. Non ci credete?

Queste sono state le sue parole: “Il suo lavoro è stato quello di seminare. Lui è stato un seminatore, ha seminato semi teologici. Non è stato un teologo di professione, è stato un pastore e come pastore è stato capace di parlare a tutti in modo semplice e profondo. Penso alle parole che hanno guidato il pontificato, il discernimento, la coscienza, la carne, l’armonia, la reciprocità. l’integrazione, l’inclusione, il popolo, la vulnerabilità, il neopelagianesimo, il neognosticismo, la misericordia”.

Ma non è finita qui. Continua Gronchi: “Tutte parole che sono semi che affondano nella tradizione cristiana. Eppure, lui li ha innaffiati e ha dato nuovo vigore a tutto questo. Questo significa aver gettato basi dalle quali non tornare indietro. Ecco, credo che questo sia il punto decisivo anche per il prossimo conclave. Capito? Non tornare indietro”.

Cos’è lo gnosticismo

Sembra dunque che sia stato lo stesso sacerdote collaboratore di Francesco ad ammettere che era un eretico. Lo gnosticismo è, peraltro, un’eresia specularmente opposta e contraria al cattolicesimo. Come vedete, le nostre affermazioni rigorosamente documentate vengono adesso confermate platealmente, candidamente.

Dopo aver documentato il fatto con un video sul nostro canale YouTube Andrea Cionci – Codice Ratzinger, abbiamo ricevuto questo commento di risposta da parte di don Gronchi: “Gentilissimo dottor Andrea Cionci, sono sorpreso e francamente dispiaciuto della sua interpretazione di quanto ho detto circa il neopelagianesimo, il neognosticismo relativamente a Papa Francesco. Mi riferivo ai Semi Teologici di Francesco, una collana in 11 libretti da me curata con Pierangelo Sequeri nel 2018 per la San Paolo. I due temi, come lei sa, sono nuove forme di eresia antiche condannate da Papa Francesco a più riprese.

Nemici della santità

Basta leggere il capitolo 2 dell’esortazione apostolica Gaudete ed exsultate, dove si dice che sono ‘i due sottili nemici della santità’. Inoltre, a ciò si fa diretto riferimento nel documento dell’allora congregazione per la dottrina della fede Placuit Deo. La pregherei di correggere l’interpretazione non corretta che lei ha dato del mio pensiero e soprattutto del papa Francesco. La ringrazio dell’attenzione”.

Prendiamo atto di questa replica di don Maurizio Gronchi, però se rileggete le sue parole, Gronchi ha dichiarato testualmente che Bergoglio ha innaffiato e dato nuovo vigore anche a queste due eresie. L’italiano è una lingua abbastanza chiara, quindi, evidentemente, don Maurizio Gronchi si è espresso male, perché adesso rettifica dicendo che si tratta di eresie contro cui papa Francesco si era espresso.

Eravamo già a conoscenza che Bergoglio si fosse pronunciato contro lo gnosticismo, tant’è che tempo fa avevamo pubblicato un articolo di Gianmaria Vian che iniziava dicendo che papa Francesco era preoccupato dallo gnosticismo.

Una grande italiana

E qui, le risate si sprecano. Bergoglio ha dichiarato anche che l’aborto è come affittare un sicario. Poi, però, ha definito Emma Bonino una grande italiana, una che ha sulla coscienza 6 milioni di aborti eseguiti in Italia.

Quindi, il fatto che Bergoglio abbia preso delle posizioni contro il neopelagianesimo e il neognosticismo in alcuni documenti ufficiali (che gli sono stati scritti da altri, per esempio, dal cardinal Ladaria), non fa nessuna differenza. Ciò che pensava realmente è riscontrabile nei fatti, nelle sue affermazioni, nelle tendenze della sua teologia, nei simbolismi paurosi, in tutto quello che grava intorno al culto della Grande Madre.

La grande madre

Dalla Pachamama all’esoterica Maria che scioglie i nodi (che, ricordiamo, fu fatta dipingere dal tedesco Hieronymus Langenmantel, che apparteneva alla Fruchtbringen de Geselchaft, l’Accademia dei Carpofori, che a detta degli storici della massoneria tedeschi è un’accademia premassonica), per non parlare di quello che c’è dietro la Salus Publica Populi Romani.

Alla Pachamama ancora nel 2022 facevano sacrifici umani. In Bolivia, il 5 agosto del 2022, nel paese di El Alto, durante la festa della Pachamama, in onore di questa divinità hanno sepolto vivo in una bara un ragazzo, ed è sopravvissuto per miracolo. “Gesù che si è fatto diavolo”, “l’uomo che ha una dignitas infinita”, il contenuto della lettera di Tucho Fernandez, per non parlare di tutte quelle politiche di sdoganamento sul gender, sul travestitismo, l’omosessualismo, che rimandano sempre a quest’unione del maschile e del femminile.

Insomma: la comunicazione di Bergoglio è piena di connotati neognostici. E don Gronchi ha detto che ha innaffiato, fra le altre cose, anche il neopelagianesimo e il neognosticismo, dando nuovo vigore non solo all’inclusione, al popolo, all’armonia, alla reciprocità, ma anche a queste due eresie.

Dunque, don Gronchi ha semplicemente sbagliato a formulare l’espressione di quanto stava dicendo e diamo adito alla sua buona fede; ma lo invitiamo comunque a prendere atto di tutte le evidenti tendenze gnostiche di Bergoglio, da noi ampiamente documentate, e a rendere regione delle sue affermazioni.