Roma. Dormitorio in Municipio III: Rom occupano sede Piazza Sempione
Protesta del centrodestra municipale. Replica il presidente: “Stanziati ulteriori 4 milioni per le Politiche sociali”
Una situazione simile a quella che ad Aprile si trovava ad affrontare il Municipio VIII. Due sedi istituzionali occupate: cambiano i protagonisti, ma la storia si ripete. Ad Aprile, firmatari del blitz di occupazione della sede del Municipio VIII, gli attivisti e gli appartenenti ai Movimenti per la Casa, sgomberati il giorno prima dalla Montagnola. In Municipio III, come già abbiamo spiegato ieri in questo articolo, protagonisti sono i nomadi sgomberati dal Parco delle Valli, ai quali non è piaciuta la soluzione prospettata dal Comune di Roma: divisione in base al sesso (mamme con i bambini), dormitori, residence e case famiglia.
FILINI (FDI-AN): “DI MAGGIO SI DIMETTA” – Dopo la protesta in piazza Sempione, i nomadi “hanno trovato un rifugio in cui poter tranquillamente dormire”, ovvero la sede stessa del Municipio III. Duro il j’accuse del capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Francesco Filini, secondo il quale tutto ciò è stato permesso “grazie alle cure dell’assessore alle Politiche Sociali Eleonora di Maggio che ha ben pensato di aprirgli le porte del Municipio. A piazza Sempione lo scenario di ieri notte era letteralmente kafkiano: dentro la sede municipale i nomadi dormivano con tutte le masserizie trasportate dalla baraccopoli mentre fuori un manipolo di anziani ballavano allegramente il liscio per un’iniziativa dell’estate romana”.
Secondo Filini, a gravare su questa situazione, “la gestione dilettantesca del territorio da parte di Marchionne e i suoi: per ben 12 mesi hanno più volte assicurato che mai avrebbero fatto sgomberi, lanciando un chiaro segnale di tolleranza che ha avuto l’effetto di moltiplicare le presenze e le baracche nel Parco delle Valli. Poi, costretti dal territorio ad intervenire, effettuano lo sgombero e la bonifica dell’area senza preventivamente prevedere una soluzione per gli sgomberati. Già – incalza Filini – perché le soluzioni di Roma Capitale, che aveva offerto case famiglia e residence, non sono andate bene ai nomadi che vogliono vivere tutti insieme. Allora ieri pomeriggio, coadiuvati e accompagnati dall’assessore alle Politiche Sociali, è iniziata la protesta sotto la sede del parlamentino di piazza Sempione, sotto il balcone del presidente del Municipio. Poi è arrivata la geniale soluzione di spostare l’accampamento dentro la sede municipale. L’approssimazione con cui la Giunta ha affrontato il problema nomadi non ha precedenti, ed è frutto di una visione ideologica campata in aria che si è scontrata con la dura realtà del territorio: infatti i progetti d’integrazione tanto millantati sono rimasti nell’iperuranio dei sogni dei compagni equi e solidali, che hanno volutamente nascosto l’emergenza nomadi più volte denunciata dall’opposizione. Ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti e credo che di fronte a questo fallimento le dimissioni dell’assessore Di Maggio siano inevitabili” – conclude Filini. A tal proposito, sarà depositata una mozione di sfiducia nei confronti della Di Maggio.
DE NAPOLI (NCD): “MUNICIPIO NON PENSA A TMB SALARIA MA A NOMADI” – Non si risparmiano nemmeno i suoi colleghi dell’opposizione. Jessica De Napoli, consigliera del Nuovo Centro Destra, ironicamente dichiara: “Non sapete dove dormire? Vi hanno sfrattato e siete costretti a dormire in macchina? Non vi preoccupate, da oggi la sede del Municipio di piazza Sempione vi ospita per dormire in serenità!”.
Paradossale, secondo la De Napoli, la situazione della giornata di ieri: “Mentre ieri eravamo a manifestare insieme a centinaia di cittadini su via Salaria per la chiusura dell’impianto Tmb Ama, il presidente del Municipio Marchionne insieme all’Assessore alle politiche sociali Di Maggio, invece che partecipare alla manifestazione al fianco dei cittadini, decidevano in tutta tranquillità di ospitare oltre una trentina di nomadi giustamente sgomberati dall’insediamento abusivo di via Val d’Ala. Il Municipio è un luogo istituzionale, pubblico, non è casa loro, non possono disporne come meglio credono. Questo è un precedente che mi lascia basita, chiunque dovesse aver bisogno di passare la notte da qualche parte può da oggi rivolgersi al III Municipio? Perché non ospitano anche le famiglie di Villa Spada che non riescono a dormire per i forti miasmi provenienti dall’impianto ama? Purtroppo, la verità è che questo è il segno di un’amministrazione allo sbando, di una Giunta che non riesce a prendersi delle responsabilità per il bene dei cittadini, che è vittima delle proprie guerre intestine” – conclude la De Napoli.
QUARZO E BORGHERESI (FI): “SITUAZIONE INACCETTABILE” – Aggiungono Giovanni Quarzo e Roberto Borgheresi, rispettivamente capigruppo di Forza Italia in Assemblea capitolina e in Municipio III: “L’amministrazione Marino e quella del presidente Marchionne dimostrano ancora una volta tutta la loro inadeguatezza. Anche lo sgombero di un campo nomadi diventa motivo di disagio per i dipendenti del Municipio e per i cittadini. Da diverse ore, infatti, numerosi rom sono accampati nella sede del III Municipio, e non è dato sapere quando la lasceranno e quando finiranno i gravissimi disagi per dipendenti e cittadini. Una situazione davvero inaccettabile” – concludono.
PRESIDENTE MARCHIONNE: “IN ARRIVO PIU SOLDI” – Dopo tanto clamore, arriva anche la risposta del presidente Marchionne: “Questa notte il Municipio III ha dato ospitalità a donne incinte e minori con i corrispettivi nuclei familiari in attesa di accoglienza presso le strutture del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute, dopo gli interventi di recupero dell’area di Riserva Naturale Valle dell’Aniene in prossimità della stazione ferroviaria di Val d’Ala, in corso dal 9 luglio scorso. Un provvedimento straordinario, ma assolutamente necessario per garantire condizioni minime di sicurezza per trascorrere la notte ai bambini e assisterli”.
Marchionne, poi, fa sapere che “dalla Giunta Capitolina di questa notte sono arrivate notizie positive circa lo stanziamento di risorse per la copertura dei servizi sociali municipali, grazie al lavoro del sindaco Ignazio Marino. Allo stesso tempo è stato deliberato anche lo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro per il Dipartimento Politiche Sociali. Siamo convinti – continua – che oggi l’assessore Rita Cutini potrà far fronte alle sue competenze istituzionali circa l’accoglienza delle 39 persone provenienti dall’insediamento spontaneo di via Val d’Ala, in attesa da due giorni di una soluzione”.