Dov’è finito lo spirito propulsivo, progressista e riformista del PD?
Nessuno comprende come sia possibile che il leader del PD sia diventato a sua insaputa, l’avvocato del popolo Conte
Zingaretti non è certo il miglior segretario nella storia del centro sinistra italiano. Un partito, il PD, sempre bene rappresentato con un classe dirigente di spessore e capace a rappresentare gli italiani. Nel 2019 proclamava che non intendeva minimamente favorire nessun accordo con i cinque stelle per poi smentirsi nel giro di pochi giorni. Nessuno comprende come sia possibile che il leader del Partito Democratico sia diventato a sua insaputa l’avvocato del popolo. Risiede a Palazzo Chigi per puro caso da diversi anni e pure con diverse alleanze. Riuscirà forse a rimanere premier perché i cinque stelle e il Partito Democratico sono estremamente deboli.
Cosa possono aspettarsi gli italiani da questa classe dirigente?
Non ha un programma, un’idea, una visione. Ma ha due partiti se si possono definire tali che lo sostengono. Il consigliere stratega di Zinga, un tal Bettini altro ex comunista che spinge il partito a ricorrere ai cinque stelle. Altro elemento della segreteria, Andrea Orlando, a vent’anni, appena uscito dal liceo viene nominato dirigente del Partito Comunista italiano e dal quel momento è stato mantenuto con denaro pubblico. Cosa possono aspettarsi gli italiani da questa classe dirigente? Zinga privo di idee e di iniziative evita sempre le domande dei giornalisti all’uscita dai colloqui con il Capo dello Stato e con il presidente Fico. Evidentemente non ha argomentazioni da esternalizzare e si limita a leggere qualche appunto scritto da altri.
Non sa come affrontare e risolvere la crisi sanitaria, sociale ed economica. Eppure gli argomenti per sbarazzarsi del poco utile avvocato del popolo sono tantissimi, per i molteplici fallimenti raggiunti dal governo e dal suo uomo di fiducia Arcuri che in una azienda privata sarebbe stato già licenziato da molto tempo. Il Partito Democratico avrebbe dovuto prendere le distanze dal professore Conte per i disastri che ha combinato per le casse dello stato.
Dov’è finito lo spirito propulsivo, progressista e riformista del Partito Democratico che oramai privo di iniziative va a rimorchio dei Cinque Stelle. Conte e i suoi ministri, i più bravi in assoluto al mondo, non sono in grado di predisporre progetti chiari e definiti. Proposte vaghe senza dettagli e obiettivi da raggiungere. I progetti presentati sono stati rispediti al mittente dalla Comunità europea. Nonostante ciò le forze politiche ancora si ostinano a dare fiducia al professore pugliese. Rosicano, ma il migliore in assoluto è il senatore semplice Renzi.
Cesare Giubbi