Dpcm di Natale, il Premier Conte e il nuovo inizio (che presuppone la fine)
Il Capo del Governo ha illustrato i nuovi provvedimenti, mentre si continua a parlare di un possibile rimpasto. A tenere banco, però, è soprattutto la questione vaccini
Test per l’esame di giornalismo al sapore del neonato Dpcm di Natale. Il candidato consideri che:
a) Il bi-Premier Giuseppe Conte, rinnovando l’usato costume di rovinare cene e digestioni a reti unificate, ha dichiarato che in un mese «abbiamo piegato la curva». Ora, per aumentare il livello, si tenterà con una linea.
b) Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha assicurato che a Natale ci saranno più controlli alle frontiere. Lo ha detto indossando un vestito rosso e una lunga barba bianca.
c) Il Ministro nomen omen della Salute Roberto Speranza ha affermato che, almeno nella prima fase, il vaccino anti-Covid sarà «volontario». Per testare gli effetti del siero stesso.
d) A proposito dell’antidoto contro il Covid-19, il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri ha fatto sfoggio di ottimismo. Garantendo che «saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione» entro il prossimo settembre. Cioè, più o meno, quando giungeranno a destinazione le mascherine e i banchi a rotelle che ha ordinato nei mesi scorsi.
Non c’è solo il Dpcm di Natale
e) Nuovamente sollecitato sul possibile rimpasto di Governo, il fu Avvocato del popolo ha rigettato ancora l’ipotesi, sostenendo che «i miei Ministri sono i migliori». E niente, questa fa già abbastanza ridere di suo.
f) Si è rivelata una bufala social la presunta dichiarazione del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina secondo cui «gli studenti che faranno le lezioni online avranno il trasporto gratuito». Peccato, sarebbe stata una delle sue pensate più intelligenti.
g) Il garante pentastellato Beppe Grillo è tornato a criticare il Mes, suggerendo piuttosto «una patrimoniale ai super ricchi». Categoria che parte pochi euro sopra la sua dichiarazione dei redditi.
h) Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha stigmatizzato una battuta di cattivo gusto rivoltale dal leader leghista Matteo Salvini. Congetturando che il Capitano l’avrebbe criticata nel merito se fosse stata un uomo, laddove «verso le donne invece si scivola spesso verso l’insulto». E niente, pure questa fa già ridere di suo.
Ciò posto, il candidato commenti, prescindendo da espressioni scaramantiche, l’esortazione di Giuseppi ad «aprire la strada a un nuovo inizio»: tenendo presente che prima arriva sempre la fine.