Draghi batte Conte nel gradimento degli italiani che chiedono serietà
In un sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24, l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, con oltre il 59%, batte di due punti percentuali il premier Conte
Draghi batte Conte. Nulla sarà più come prima. Il ‘mantra’ che ci siamo ripetuti e abbiamo ascoltato durante il ‘lockdown’ (il confinamento) suonava sinistro in quei giorni, eppure assumeva in noi anche un segno di
speranza, l’utopia di un cambiamento. Come se dalla terribile
prova che stavamo vivendo potesse sorgere l’alba di una nuova
umanità, diversa (pur non sapendo in realtà come e in che forma).
Il profondo lutto per le vittime, il senso di solidarietà che si
respirava dai balconi, il sacrificio di migliaia di operatori
impegnati a salvare vite e a frenare il contagio. Le immagini di
quei giorni, pur visceralmente dolorose, avevano in sé non solo
angoscia e paura ma anche una parvenza di resilienza e
resistenza, convinti che prima o poi il male sarebbe stato
sconfitto e ne saremmo usciti – chissà – anche migliori.
Gli italiani chiedono credibilità: Mario Draghi batte Giuseppe Conte
Ma sono bastate poche settimane di (quasi) ritorno alla
normalità, perché il mondo funesto che c’eravamo lasciati prima
della pandemia, si riproponesse in tutto e per tutto come lo
avevamo lasciato; anzi, anche peggio.
Guardiamo al nostro Paese. E’ sufficiente leggere le pagine dei
giornali e seguire i litigi più o meno sottotraccia di
chi governa. E l’opposizione in piazza che fa carta straccia delle
misure di distanziamento e protezione che vengono raccomandate
quotidianamente a tutti noi cittadini. Un Parlamento che approva
sul filo del traguardo un decreto legge rischiando di far saltare
la maturità. Un paese reale in ginocchio tra aumento della
disoccupazione e chiusura di aziende ed esercizi commerciali. Uno
stato che brancola tra decreti, Dpcm, provvedimenti attuativi e
migliaia di articoli e commi senza che tanto spreco di ‘inchiostro’ riesca a produrre un ristoro reale.
Cos’è realmente cambiato rispetto al ‘prima’?
Certi riti e vizi si ripropongono come un tarlo genetico. Ancor più gravi ora che sarebbe necessario una classe dirigente e politica ben più
responsabile. Dobbiamo sorprenderci se la ‘fama’ che ci siamo costruiti oltre le Alpi sia di inaffidabilità e irresponsabilità? Mentre noi
apostrofiamo – e con ragione – alcuni paesi nordeuropei come
‘stati frugali’, in Europa i paesi del sud e, in particolare,
l’Italia vengono additati con l’appellativo di “club med”, una
iperbole dietro cui però si cela una comprensibile diffidenza.
Il Covid-19 lascerà un mondo con ferite profondissime. Non solo
le migliaia e migliaia di morti che crescono giorno dopo giorno
nel macabro conteggio che quotidianamente i media ci propongono.
I miliardi che arriveranno dall’Europa
Ma anche un quadro socio-economico distrutto che farà sentire i
morsi più laceranti nel prossimo autunno e nei paesi già deboli e
sofferenti ancor prima del coronavirus. Come l’Italia. I miliardi
che arriveranno grazie all’Unione Europea, tra il Mes (se, come
auspicabile, sarà adottato) e il ‘Next Generation EU’,
rappresentano una formidabile occasione per rifondare il nostro
Paese. Ristrutturare il sistema sanitario, ammodernare la scuola
e l’edilizia scolastica, ricostruire le reti infrastrutturali
‘fisiche’ e digitali, rimodellare il turismo, rilanciare
l’occupazione e semplificare l’amministrazione. Così tante
risorse saranno una occasione irrinunciabile per dare al nostro
Paese un nuovo volto.
E la vigilanza dell’UE sul loro impiego, come ha recentemente ribadito la Cancelliera Angela Merkel per sopire i brusii di sfiducia anche interni (tedeschi) verso l’Italia, sarà la migliore garanzia che non si disperdano in
rivoli di inefficienza e di clientelismo.
Draghi batte Conte nei sondaggi. Serve subito una classe dirigente capace
Ma la domanda resta la stessa: sarà in grado questa classe
dirigente ad affrontare una così difficile fase della nostra
storia, le probabili tensioni che si manifesteranno, le
inevitabili complessità nella gestione dei fondi europei, la
necessità di saper far strategia e visione lungimirante per
immaginare una radicale trasformazione non più rinviabile se
vogliamo salvare il nostro paese? In un recentissimo sondaggio
realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24,
l’ex presidente della Bce, Mario Draghi, risulta (con oltre il 59%) la personalità che gode di maggior fiducia da parte degli
italiani. Sopravanza di due punti percentuali il premier Giuseppe Conte che pure, durante le ore più drammatiche del confinamento,
aveva raggiunto livelli di apprezzamento altissimi.
Se vogliamo leggere un messaggio dietro a queste percentuali, il
più immediato è anche il più semplice: gli italiani chiedono
serietà, affidabilità, competenze e fermezza. Qualità che non si
improvvisano e che, come testimonia il teatrino di questi giorni,
rischiano di naufragare di fronte a certi vizi e riti della politica nostrana.
Mario Tozzi sulla Giornata mondiale per l’Ambiente VIDEO 50 secondi
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Foto del Presidente Conte dal sito del Governo.