Draghi l’ha detto: “I miliardi del Mes non sono un regalo e adesso non li prendiamo”
Sul MES Draghi è stato chiaro: non è conveniente sia per i tassi di interesse che per la mancanza di un piano sanitario nazionale
Il premier Draghi nella conferenza stampa del Decreto Sostegni ha dimostrato che il cambio di passo è iniziato. Con parole chiare e assumendo un comportamento di verità e responsabilità. E’ stato preciso anche sull’utilizzo e l’attivazione del MES, poiché non è conveniente sia sui tassi di interesse, sia perché non c’è ancora un piano sanitario nazionale per poter utilizzare quelle somme. Il premier conferma così che in assenza di un piano i soldi previsti con il MES sarebbero utilizzati male e diventerebbero un altro debito inutile. E’ possibile che a distanza di un anno dall’ emergenza della pandemia Covid 19 il governo precedente e in particolare il Ministro della Speranza non abbia preparato un piano sanitario adeguato per far uscire il paese dall’emergenza?
Perché la conferma del Ministro della Salute?
Chi ha suggerito la sua conferma al premier Draghi? Perché non lo rispediscono a ricoprire il ruolo di assessore all’urbanistica (ruolo ricoperto nel 2009 nel Comune di Potenza)? Forse avrebbe causato meno danni. L’Italia non merita un ministro inadeguato a ricoprire quel ruolo e non in grado di gestire una importante emergenza come quella che stiamo vivendo. Si genuflette davanti allo strapotere e alle decisioni inflitte dalla Germania, prendendo decisioni troppo affrettate e smentendo anche l’organismo di controllo italiano che ha sempre sostenuto la validità del vaccino anglo-svedese.
Perché continuare a supportare passivamente gli interessi tedeschi? Il divino Giulio sosteneva che a pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca. Bene ha fatto il premier Draghi a sostenere che se l’Europa non sarà in grado di garantire i vaccini, provvederà in totale autonomia a reperire i vaccini necessari alla vaccinazione dei cittadini italiani. E da ricordare a tutti coloro che perdono la memoria e mistificano la verità che il vaccino AstraZeneca è stato immesso sul mercato al puro costo industriale, mentre le altre case farmaceutiche stanno raggiungendo utili da capogiro. Eppure la Germania per meglio tutelare gli interessi delle case farmaceutiche tedesche ha insinuato dei dubbi sul vaccino AstraZeneca.
La medicina non è una scienza perfetta
Il mondo intero dovrebbe essere grato alla casa farmaceutica anglo-svedese per questo enorme regalo che ha donato alla collettività. La Germania ancora prova rancore nei riguardi dell’Inghilterra che è uscita dalla comunità europea. La medicina non è una scienza perfetta e tutti i medicinali che vengono immessi sul mercato possono causare effetti collaterali. I medici prescrivono cure ai pazienti per tentativi. Se il medicinale fa effetto continuano con la cura, altrimenti modificano la terapia. Ciò che provoca benefici ad un paziente, all’altro può causare effetti collaterali e preoccupanti.
Anche le vaccinazioni stagionali possono causare mortalità tra le persone fragili e con patologie. Eppure il vaccino per prevenire e contenere l’influenza stagionale viene comunque inoculato ogni anno su milioni di cittadini. Nella stagione 2018/2019 a seguito dei vaccini antinfluenzali si sono verificati 282 casi gravi e 52 decessi. Ma a nessuno viene in mente di bloccare la vaccinazione influenzale. Questa pletora di politici ben pagati dovrebbe essere più seria e non assumere iniziative a tutela di interessi diversi da quelli dei cittadini.
Cesare Giubbi