Prima pagina » Cronaca » E’ arrivato il momento di vietare la caccia

E’ arrivato il momento di vietare la caccia

Uno de motivi per vietare la caccia è impedire ai cacciatori di entrare a sparare anche nelle proprietà private che non hanno recinzione

Cacciatori con il cane da caccia

Vietare la caccia è un obiettivo complesso e non facile da risolvere. Nemmeno un referendum è riuscito a vietarla ma oggi, nel 2024, almeno alcuni aspetti di questo sport non sport dovrebbero essere presi in considerazione. Primo fra tutti, quello di impedire ai cacciatori di entrare a sparare anche nelle proprietà private che non hanno recinzione. Ma ci sono anche altri motivi che vengono comunemente sostenuti da chi promuove il divieto della caccia:

  1. Conservazione della fauna selvatica: La caccia può portare a un declino delle popolazioni di alcune specie, specialmente quelle già vulnerabili o in pericolo di estinzione. Il divieto della caccia potrebbe aiutare a preservare la biodiversità e gli ecosistemi.
  2. Benessere animale: La caccia può causare sofferenza e dolore agli animali. I sostenitori del benessere animale ritengono che sia immorale uccidere gli animali per sport o divertimento.
  3. Sicurezza pubblica: In alcune aree, la caccia può rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica, specialmente se praticata vicino a zone abitate o aree ricreative frequentate dall’uomo e questo rischio è insopportabile.
  4. Impatto ambientale: La caccia può alterare gli equilibri ecologici naturali. Per esempio, la rimozione di predatori chiave può portare a un aumento eccessivo di altre specie, con conseguenze negative sull’ambiente.
  5. Etica e valori sociali: Alcuni ritengono che la caccia sia incompatibile con i valori moderni di rispetto e protezione dell’ambiente e della fauna selvatica.

La fauna selvatica appartiene a tutti, è un bene comune

  1. Responsabilità collettiva: Se la fauna è un bene comune, allora la sua protezione e conservazione diventano una responsabilità condivisa. Questo significa che le decisioni riguardanti la gestione della fauna selvatica, inclusa la caccia, devono tenere conto degli interessi e delle preoccupazioni di tutta la comunità.
  2. Accesso e utilizzo equi: In quanto bene comune, l’accesso e l’utilizzo della fauna dovrebbero essere equi. Ciò implica che nessun individuo o gruppo dovrebbe avere il diritto di sfruttare le risorse faunistiche a scapito degli altri o dell’ambiente.
  3. Sostenibilità: La gestione della fauna selvatica deve essere sostenibile per assicurare che le future generazioni possano godere degli stessi benefici. Questo significa regolamentare l’uso delle risorse faunistiche in modo che non si esauriscano o degradino nel tempo.
  4. Biodiversità e salute degli ecosistemi: La conservazione della biodiversità e la salute degli ecosistemi sono essenziali per mantenere il bene comune. La perdita di specie e l’alterazione degli habitat possono avere effetti a cascata su tutto l’ecosistema, inclusi gli umani.
  5. Partecipazione democratica nelle decisioni: Le decisioni riguardanti la gestione della fauna selvatica dovrebbero essere prese attraverso un processo democratico e inclusivo, che coinvolga una varietà di stakeholder, inclusi scienziati, conservazionisti, comunità locali, e il pubblico generale.
  6. Educazione e sensibilizzazione: Per mantenere e proteggere i beni comuni, è fondamentale promuovere l’educazione e la sensibilizzazione sulla loro importanza e sulle migliori pratiche per la loro gestione.