E’ chiamata “La città che muore” e si trova proprio al confine tra Lazio e Umbria: solo 10 abitanti | Una bellezza più unica che rara
La città in questione ha pochissimi abitanti ed è davvero spettacolare! Ecco una meraviglia collocata tra Lazio e Umbria
Il Lazio è una delle regioni italiane che offre di tutto e di più, dato che ha un patrimonio artistico culturale unico, paesaggi immersi nel verde e una buona cucina. Basta pensare che a qualsiasi stagione dell’anno la gente non rinuncia all’idea di visitare il Colosseo e i Musei Vaticani.
Da non dimenticare il Vittoriano, la Chiesa San Pietro, il Pantheon, la di Fontana di Trevi e tanto altro ancora. Gli amanti della natura, invece, possono andare nel Parco Valle della Treja e con l’accesso gratuito si può percorrere un itinerario dove è possibile sostare in aree picnic. Non occorre una guida gratuita, ma solo tanta pazienza e voglia di immergersi nel verde.
Quanto riguarda la cucina, è considerata una delle migliori di quella mediterranea. I piatti forti sono la pasta cacio e pepe e la carbonara. Nel periodo natalizio cavalli di battaglia solo la frittura mista alla romana il coniglio alla cacciatora.
Infine chi vuole staccare la spina allontanandosi per un po’ dal caos della città in borghi medievali e città con pochissimi abitanti. Fra queste una in particolare è da visitare. Andiamo a scoprire di quale si tratta.
Una città tra Lazio e Umbria piccola, ma caratteristica
Questa città è stata fondata 2500 anni fa dagli Etruschi ed era possibile accedervi da 5 porte. Oggi la Porta di San Maria è quella principale. Da punto di vista urbanistico ricorda il popolo etrusco mentre l’architettura degli edifici è tipica del Rinascimento.
Da visitare è la Chiesa di San Donato che si trova nel cuore della città. Per le strade sembra fare un tuffo nel passato proprio per l’assenza di modernità tipica della grandi metropoli. Ecco di quale stiamo parlando.
Una città che sorge su una collina circondata da una vallata
La città in questione è Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo nel Lazio confinante con l’Umbria. Fa parte dei borghi più belli d’Italia, in quanto è nominata “la città che muore” nei romanzi di Bonaventura Tecchi. Situata tra il lago di Bolsena e la Valle del Tevere, è costituita da due valli: il fossato del Rio Torbido e il fossato del Rio Chiaro.
Nel 1965 è stato costruito un ponte in cemento armato per permettere l’accesso a piedi a Civita, ma per i residenti si fa ovviamente uno strappo alla regola. In alcune ore della giornata è possibile farvi accesso con i biciclette e moto. E’ soprannominata “la città che muore” perché a causa della sua posizione geografica (situata su una collina erosiva con ai piedi una vallata) rischia sempre di scomparire di punto in bianco.