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È la città più ARTISTICA D’ITALIA e si trova nel Lazio | A tratti ricorda i paesi del Marocco, un luogo di infinito fascino

Borgo romano - Fonte Instagram @borgodeiborghi - Romait.it

Vuoi andare alla scoperta di luoghi più unici che rari del Lazio? Non puoi non recarti in uno dei borghi più belli d’Italia. Sarà come stare in un’altra realtà.

Se ti rechi a Roma un weekend puoi dedicare una mezza giornata alla visita di un borgo non molto distante. Sarà come essere catapultati in una dimensione decisamente lontana da quella urbana. Infatti qualcuno sostiene che ricorda il Marocco, una delle mete turistiche più ambite per ciò che offre.

Il borgo in questione è uno dei più belli in assoluto non solo del Lazio, ma anche dell’Italia. Si trova in provincia di Viterbo e anticamente era conosciuto con un altro nome, in riferimento a delle acque termali del posto con proprietà terapeutiche (secondo una leggenda sembra che un re longobardo sia stato guarito da queste acque scappando così alla morte).

Secondo fonti attendibili questo luogo è stato popolato dagli Etruschi per poi diventare un dominio dei Romani. In seguito a crollo dell’Impero Romano d’Occidente fu conquistata da Visigoti, Bizantini, Franchi e Longobardi. Per questo motivo il borgo ha tante tracce del passato che attirano coloro che sono assetati di conoscenza.

Tra i monumenti religiosi da visitare ci sono la Chiesa di San Bonaventura e di Sant’Agostino. Tuttavia è diventato famoso perché è collocato su uno sperone tufaceo e si può accedere solo attraversando un ponte a piedi. Le strade sono caratterizzate dalla presenza di case, mura tipicamente medievali e un palazzo ducale.

Una città del Lazio che vale la pena visitare

Per accedere a questo borgo si deve pagare un biglietto di 5 euro e si possono impiegare dalle 2 alle 4 ore per visitarlo da cima a fondo. Il periodo migliore da considerare è quello compreso tra marzo e maggio.

Il ponte da oltrepassare è lungo 300 m e sul posto si possono mangiare le fettuccine condite con sugo di interiora di pollo e i picciarielli (tipo di pasta del Lazio). Molti avranno capito di quale si tratta.

Un luogo unico nel suo genere, ma “non eterno”

Durante il periodo natalizio tante sono le persone che si recano lì perché il borgo si trasforma in una sorta di Betlemme che rievoca la natività. Poi dopo Pasqua c’è la Fiera del Buon Consiglio, ovvero una fiera di varie merci che si svolge nell’arco di una sola giornata. È stato definito la “città che muore” da un noto scrittore.

Si tratta di Civita di Bagnoregio, definito il borgo più artistico del Lazio. È stato lo scrittore Bonaventura Tecchi a definirlo la “città che muore” perché con il passare del tempo sarà destinato a scomparire per via dell’incessante attività dei fenomeni naturali come pioggia e vento.