“E-skin”, in arrivo la pelle digitale che consente di toccare gli oggetti nel Metaverso
Sperimentata la pelle che permetterà agli Avatar di percepire sensazioni tattili e temperatura degli oggetti della realtà virtuale
Si chiama “E-skin“, è una specie di pelle digitale, ideata per essere utilizzata nel Metaverso. Una nuova tecnologia che ha come obiettivo consentire a chi la indossa di sentire fisicamente gli oggetti toccati nei mondi della realtà virtuale.
Un meccanismo simile a quello del cervello
A brevettarla la Samsung, che sta sperimentando una modalità che “consente di percepire simultaneamente più parti sensoriali di un mondo digitale, proprio come la pelle umana, tra cui la temperatura“. Una membrana per diverse zone dell’epidermide. In sostanza, la e-skin è uno strato da indossare sulle mani, sui piedi e altre parti del corpo per ottenere delle vibrazioni, delle piccole scosse di corrente elettrica.
Il meccanismo è simile a quello che interessa il cervello umano, quando manda impulsi agli arti. La procedura è volta a rappresentare, in modo verosimile, la sensazione di star compiendo attività in modo realistico, seppur in scenari tridimensionali.
Ricerche partite cinque anni fa
Lo studio è stato effettuato dal Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali della Pohang University of Science and Technology, in Corea del Sud. Samsung ha lavorato a supporto delle ricerche partite nel 2017, all’interno dell’iniziativa Future Technology.
A guidare la ricerca il professor Unryong Jeong, che recentemente ha illustrato meglio il percorso realizzato: “È un prototipo di pelle che può replicare quella umana” ha dichiarato. “Uno degli ostacoli alla completa immersione negli ambienti di realtà virtuale è la mancanza di feedback tattili complessi” .
Vantaggi anche per la medicina
Secondo gli studiosi la pelle elettronica, donerebbe non solo sensazioni agli avatar, cioè ai nostri personaggi virtuali, nel Metaverso, ma consentirà altresì vantaggi a livello medico.
Infatti, la nuova tecnologia permetterà anche di curare la pelle ustionata in pazienti ospedalizzati. Questo grazie a uno strato particolare, in grado di avvertire caldo e freddo, ma anche pressione e dolore.
Intanto il California Institute of Technology sta lavorando alla realizzazione di una pelle elettronica, capace di interpretare i segni vitali. Questo mentre un gruppo di ricercatori della Graduate School of Engineering dell’Università di Tokyo è riuscita a creare una pelle in materiale flessibile, per rilevare battito cardiaco e impulsi elettrici, interpretando il movimento dei muscoli.
L’obiettivo della e-skin però è quello di superare anche questo, simulando a conti fatti e a tutti gli effetti il comportamento della pelle umana.