E’ trascorso un anno dall’inizio della pandemia e stiamo peggio di prima
Un protocollo per la pandemia che indicava ai medici di famiglia di non visitare i pazienti e somministrare tachipirina e vigile attesa
E’ trascorso un anno dall’inizio della pandemia e non è cambiato assolutamente nulla, anzi stiamo peggio. Le ambulanze a sirene spiegate continuano a correre velocemente verso i pronto soccorso degli ospedali organizzati per il COVID. Una classe politica che ha sulla coscienza la responsabilità di una pessima organizzazione sanitaria. Il risultato è stato la morte di centomila connazionali.
Delusi da molti medici di famiglia
Una classe politica che non ha saputo farci curare dai nostri medici di famiglia che sono dipendenti pubblici. Ai medici condotti un tempo venivano pagate le prestazioni che effettuavano presso le abitazioni degli assistiti o negli ambulatori. Oggi i medici di base vengono pagati in base agli iscritti e per questo motivo non curano più gli assistiti. Dove è finito il merito?
Il cittadino non può più scegliere il medico di fiducia. La politica ha trasformato questa categoria di privilegiati in dipendenti a stipendio fisso per cui non si aggiornano né tantomeno si documentano più per offrire prestazioni di riguardo al cittadino. E’ cosi difficile riformare la sanità territoriale? Manca certamente il coraggio. Si ha paura di perdere consensi politici e così il cittadino paga le tasse per non avere in cambio prestazioni sanitarie all’altezza.
Tachipirina e vigile attesa
Un ministro incapace di gestire una situazione emergenziale si affida completamente a una pletora di incompetenti ben pagati. Un protocollo ministeriale sbagliato sin dall’inizio che indicava ai medici di famiglia di non visitare i pazienti e somministrare unicamente tachipirina e vigile attesa. Quando il virus si è impossessato del nostro corpo non resta altro che l’ospedalizzazione in terapia intensiva ed eventualmente anche intubati. Se invece fossero intervenuti con tempestività somministrando medicine mirate, si sarebbero salvate migliaia di vite umane.
Tanti pseudo scienziati in possesso di una grande capacità di smentirsi continuamente su quello che asseriscono dovrebbero partecipare meno ai programmi televisivi e impiegare quel tempo alla cura di tanti pazienti abbandonati al loro destino. Compito della scienza è trovare la cura per debellare la pandemia e non usare i mezzi televisivi per incutere paura e terrore nella popolazione.
In un anno 3 milioni e mezzo di contagi
In un anno si sono contagiati circa tre milioni e mezzo di italiani su una popolazione di sessanta milioni. Sono numeri così allarmanti da rinchiudere gli italiani in casa privandoli della libertà individuale. Questi provvedimenti restrittivi non servono assolutamente a niente. Ormai si ha piena conoscenza dell’andamento della curva del virus che dura in media quaranta giorni. Se si deve contenere la crescita è necessario intervenire nei primi dieci giorni.
Altrimenti le curve seguono il loro corso naturale e inizieranno a diminuire i contagi a prescindere dalle chiusure adottate dal Governo. Dopo un anno che il Governo segue la linea della chiusura totale non si sono avvertiti minimamente miglioramenti. Oramai molti scienziati sostengono che è inutile la chiusura poiché la pandemia fa il suo corso naturale.
Cesare Giubilei