E’ un lager il campo rom di via Salviati, costato milioni di euro
Vivono in una discarica a cielo aperto, fra vecchi container e baracche, nonostante qualcuno abbia molto denaro in banca
Un lager. Il campo rom di Via Salviati è stato recentemente recintato con piloni e lastre di cemento. Meglio non vedere cosa ci sia all’interno. L’insediamento, autorizzato da Comune di Roma, versa da anni in uno stato pietoso. Le persone vivono in una discarica a cielo aperto, fra vecchi container e baracche fatiscenti, nonostante più di qualcuno sia stato pizzicato con il conto corrente gonfio di denari. Qui – ci dicono – non si vede nessuno dell’Amministrazione. Vengono solo per sequestrare i nostri furgoni, ma nessuno si preoccupa di fare manutenzione. L’impianto fognario praticamente non esiste e solo poche famiglie dispongono di acqua calda. "Se fossimo davvero ricchi come hanno scritto i giornali – rispondono in diretta ai microfoni di Roma, ore 10 – non vivremmo in questo stato".
Sarà, ma a via Salviati tutto è abbandonato, è vero, ma nemmeno gli abitanti fanno qualcosa per migliorare l’igiene. I bambini giocano a inseguire i topi, mentre le donne trascinano carrelli della spesa pieni di ferraglia. E mentre i cittadini si lamentano per i roghi tossici che spesso provengono dal campo, le istituzioni continuano a tollerare un degrado che, paradossalmente, è costato milioni di euro alla comunità.