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Eataly, protesta contro il modello di impresa di Oscar Farinetti

Volantinaggio davanti ad Eataly, nel cuore del quartiere Ostiense

“1 maggio: nulla da festeggiare, tutto da conquistare”. Questa la scritta dello striscione esposto dal Fronte della Gioventù Comunista davanti all’ingresso di Eataly, la catena alimentare fondata da Farinetti, nel cuore del quartiere Ostiense, a Roma.

Secondo i manifestanti, Eataly è sì “la catena alimentare fondata da Farinetti, che fa dell'eccellenza italiana la sua forza”, ma si contraddistingue per un particolare: “Il ‘made in Eataly’ si fonda sulla precarietà, portata a livelli esasperati, con salari bassi e alto sfruttamento dei lavoratori, sottoposti perfino a controlli all'uscita dal lavoro. Il nuovo modello d'impresa tanto caro al centrosinistra italiano, altro non è che la riproposizione dei vecchi metodi del capitalismo da sfruttamento, che cancella le conquiste dei lavoratori ottenute con la lotta nel secolo scorso”.

I manifestanti hanno poi distribuito dei volantini: Farinetti è rappresentato come “un vecchio capitalista con la pancia e il cilindro, che ingrassa sulle spalle dei suoi lavoratori”.

“Al Jobs Act di Renzi – specifica Lorenzo Lang, vicesegretario FGC – contrapponiamo l'idea di un salario minimo garantito che permetta un'esistenza dignitosa ed abbia natura intercategoriale e la cancellazione delle leggi Treu, Biagi e Fornero sulla precarietà del lavoro”.

FGC ha annunciato una mobilitazione in tutta Italia, che seguirà alla protesta di oggi.

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