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Ecco cosa non va nelle elezioni dell’ Ordine dei Medici di Roma e Provincia 2025 – 2028

La domanda che mi pongo da iscritto e da cittadino è se sia legittimo governare un Ordine importante come quello di Roma con appena il 6-7 % dei votanti

Medico al lavoro

Le elezioni per il rinnovo dei medici del Consiglio Direttivo e del Consiglio dei Revisori dell’ Ordine dei Medici di Roma si sono svolte a fine settembre 2024 e ci sono state a mio giudizio alcune rilevanti criticità e perplessità questioni da analizzare e possibilmente correggere dal Legislatore.

Le voci sulla Lista Ippocrate

La Lista Insieme ha vinto le elezioni anche grazie a una diffusa e martellante propaganda di alcune sigle sindacali facenti parte della sua compagine di candidati, sia tramite social che chat. Una propaganda incentrata su una presunta appartenenza della Lista Ippocrate all’ area antiscientifica, no vax. Chiaramente in questo modo si spostava il confronto su temi non appartenenti alla materia delle elezioni medesime, ma alla nota e ancora aperta questione della patologia Covid 19 e dei vaccini (Commissione Parlamentare di inchiesta).

La odiosità di questi riferimenti inappropriati nei confronti dei singoli colleghi componenti della Lista Ippocrate – tutti stimati professionisti medici e odontoiatri – si associava anche a tematiche di tipo chiaramente sindacale come questioni prettamente lavorative che ovviamente nulla hanno a che fare con le questioni squisitamente ordinistiche.

La Lista Ippocrate lungi dall’ interessarsi da materie antiscientifiche, ha posto con forza il problema della opportunità e liceità della partecipazione DIRETTA con i suoi vertici delle organizzazioni sindacali alle elezioni ordinistiche: basti pensare alle risorse umane ed economiche gettate nell’ agone, che sono state pochissime decine di euro per la Lista Ippocrate, mentre dall’ altra parte ci sono stati schieramenti molto bene organizzati e finanziati come i sindacati nazionali SUMAI, FIMMG, ANAAO per esempio con tante persone dedicate e camper di fronte all’ Ordine nei giorni dell’ elezione.

Senso e valore dell’Ordine dei Medici

A mio giudizio l’ Ordine dei Medici non deve essere luogo di propaganda o concertazione sindacale: è il luogo dove è conservato l’ Albo dei professionisti iscritti, dove si custodisce la deontologia medica dei professionisti iscritti e dove soprattutto è fondamentale il rispetto della disciplina, del decoro e della dignità del medico e dell’ odontoiatra. Il rispetto che vale soprattutto per i rapporti tra colleghi e non solo verso i cittadini.

Purtroppo, durante la brevissima campagna elettorale (appena 20 giorni anche a causa di una precocissima agostana convocazione elettorale), ho potuto osservare quanto poco fosse diffusa tra i medici romani (soprattutto i più giovani e < 45 anni) la conoscenza degli aspetti delle funzioni dell’ Ordine e del Codice Deontologico/Giuramento e soprattutto esso come sia genericamente considerato POCO RILEVANTE se rapportato con gli innumerevoli problemi della vita quotidiana professionale del Medico. E’ chiaramente una evidente lacuna informativa e va colmata al più presto, perché un Ordine consapevole e forte aiuta decisamente il cittadino e la Professione Medica.

Infatti, contrariamente a ciò che viene scritto sul sito web dell’ Ordine di Roma, la partecipazione MEDICA al voto di Settembre scorso è stata BASSISSIMA (circa 3950 medici su un totale di circa 45.000 iscritti). E ancora più bassa quella utile ed effettiva se si considera che dei 3950 medici votanti quasi 400 votanti erano schede nulle o bianche (pari al 10 % dei votanti).

Pochi i medici che sono andati al voto

Un poco meglio è andata la partecipazione degli ODONTOIATRI (circa 1100 votanti su un totale di circa 6000 iscritti), partecipazione più alta per motivi però che a me sono oscuri, ma sicuramente legata alla differente composizione del corpo elettorale.

Siamo su percentuali di votanti medici veramente basse a Roma ed è singolare che la Federazione FNOMCEO e il Ministero vigilante, ex lege non intervengano urgentemente a riguardo. Anche perché ho fondati dubbi personali sulla regolarità della procedura elettorale svolta a Roma e inoltre a metà 2025 ci sarà la votazione assembleare ordinistica per la approvazione del Bilancio e il problema verrà riproposto ugualmente nella sua criticità.

La domanda, però, che io mi pongo da iscritto e da cittadino è se sia legittimo governare un Ordine Professionale così importante come quello di Roma con appena il 6-7 % dei votanti tra gli iscritti…

Il voto da remoto

Ricordo a tal proposito, che negli Ordini professionali di Aquila, Benevento, Terni, Latina, dove il voto è stato fatto anche da remoto in via telematica dal proprio smartphone o PC di casa, mentre purtroppo all’ Ordine di Roma è rimasta tenacemente invalsa la procedura elettorale rigidamente ed esclusivamente IN PRESENZA.

Una modalità che in un area metropolitana come Roma che è enorme (il più vasto comune di Europa), ha certamente penalizzato moltissimi colleghi romani che infatti storicamente non votano e non hanno votato neanche in passato perché venire all’ Ordine spesso da lontano su QUATTRO GIORNATE comprese il Sabato e la Domenica in tiepide e soleggiate giornate romane, dover parcheggiare la propria automobile con difficoltà e lontano da Via de Rossi ha sicuramente MOLTO scoraggiato o contribuito a farlo moltissimi dei nostri colleghi. Alla faccia di Roma città dei 15 minuti…

Teniamo presente che laddove (per esempio L’Aquila) si è votato in via elettronica e da remoto, la percentuale di votanti è balzata in alto immediatamente al 52 % (CINQUANTADUE PERCENTO). A mio giudizio, il voto elettronico probabilmente renderebbe più ampia e diffusa la partecipazione degli aventi diritto e potrebbe rendere molto meno rilevante la influenza sul voto del SINDACATO nelle elezioni ordinistiche, fino ad oggi dominate dallo strapotere sindacale proprio per la carenza di afflusso al voto degli iscritti.

Perché votare ogni anno

Inoltre, ho spesso osservato durante la campagna elettorale quanto fosse erroneamente considerato dai colleghi inutile o addirittura fastidioso votare ogni anno per il rinnovo del Consiglio/approvazione del Bilancio. Questo a mio giudizio è legato principalmente al cortocircuito indotto dalla STORICA presenza forte e quasi monopolistica delle organizzazioni sindacali nelle votazioni ordinistiche.

Una presenza che a mio giudizio va assolutamente e urgentemente ridimensionata, ex Lege, dal Ministero della Salute e dal Parlamento insieme a misure obbligatorie che dispongano per esempio OBBLIGATORIAMENTE il voto elettronico negli Ordini possibilmente con una sorta di “election day elettronico” su base nazionale di tutti gli Ordini dei Medici italiani coordinato dal Ministero della Salute. Questa potrebbe essere una proposta abbastanza semplice da realizzare.

Anche perché ai nostri colleghi – nonostante le tante difficoltà avute in sede ordinistica durante l’ epoca Covid anche perché investito ex lege di compiti non tipicamente deontologici – spesso non sono ancora ben chiare le IMPORTANTISSIME funzioni dell’ Ordine dei Medici di Roma che è il più grande di Italia e che è presente con suoi delegati praticamente in tutti i tavoli decisionali politici nazionali e regionali, seppure con funzioni consultive.

Importanti funzioni che ne avrebbero dovuto fare una elezione non completamente o quasi DOMINATA da una compagine elettorale fortemente e palesemente sindacalizzata come la vincitrice Lista Insieme e dove non si capisce bene se gli eletti staranno dentro il futuro Consiglio Direttivo anche in quanto medici iscritti al Sindacato o in quanto vertici della propria sigla sindacale.

La Legge Lorenzin

Ebbene, a mio giudizio il combinato disposto della Legge Lorenzin, che appositamente entra nella materia della presenza delle organizzazioni sindacali nei Consigli Direttivi degli Ordini dei Medici, con quello della scarsissima affluenza al voto dovrebbe fare riflettere in primis il Ministro della Salute e la sua maggioranza politica e anche i Presidenti di Camera e Senato.

E’ necessario e urgente che per esempio anche mediante una Legge Delega parlamentare ad hoc, la materia ordinistica delle professioni sanitarie venga definitivamente migliorata e riformata in senso moderno, possibilmente con un Testo Unico che accorpi tutta la materia legislativa esistente sugli Ordini Professionali Sanitarie che già oggi per il Legislatore hanno un percorso separato da quello degli altri Ordini Professionali.

Potrebbe, per esempio, essere utile porre da parte del Legislatore un DIVIETO ASSOLUTO o quantomeno FORTI LIMITAZIONI indirizzato ai vertici delle organizzazioni sindacali (tutte) di potere direttamente candidarsi al Consiglio Direttivo Ordinistico per evidente conflitto di interesse sia come candidati, ma anche come espressione del Presidente e del Consiglio Direttivo nelle molto ben remunerate cariche ed incarichi della Federazione Nazionale e soprattutto dell’ ente previdenziale (Enpam).

Ruolo del sindacato

A mio giudizio il SINDACATO che come è noto svolge funzione essenziale e fondamentale nella Società essendo presente in Costituzione ed in quanto corpo intermedio dello Stato, dovrebbe esclusivamente occuparsi delle sue tematiche precipue e cioè stare nelle sedi di lavoro (aziende fabbriche asl policlinici) ed occuparsi delle condizioni di lavoro dei suoi iscritti e delle relative questioni salariali.

Mi risulta difficile capire e comprendere che ruolo possa avere effettivamente il SINDACATO in un Ordine dei Medici o in collegi degli Organi da esso eletti, dato che in questi contesti non si deve fare direttamente SINDACATO, non si fa né si deve fare concertazione sindacale né diretta né indiretta ed esiste un concreto rischio di vedersi concretizzati potenti CONFLITTI DI INTERESSE, anche eventualmente incentrati sulle singole ristrette cerchie di persone coinvolte.

Il telefono cellulare in cabina elettorale

Un’altra questione che ha destato le mie perplessità in queste elezioni ordinistiche è stata la relativa facilità con cui era possibile portare cda parte del votante dentro la CABINA ELETTORALE (nonostante esistesse dentro il seggio ben visibile un apposito cartello che lo vietasse espressamente) il proprio TELEFONO CELLULARE che come è noto può riprendere fotograficamente la scheda del voto con la relativa scelta dei candidati da inviare al Consiglio.

La segretezza del voto è materia assolutamente fondamentale per la regolarità delle elezioni (qualsiasi elezione) e nelle elezioni politiche sia amministrative regionali e comunali che europee e nazionali essa è espressamente normata da legge di carattere sanzionatorio penale. Quali iniziative avrebbe messo in atto l’ Ordine per LASCIARE IL PROPRIO CELLULARE prima di entrare nella cabina elettorale al fine di evitare questo potenziale comportamento fraudolento oltre al generico cartello di divieto esposto?

Sicuramente su questo aspetto andrebbe fatto un ulteriore approfondimento proprio per migliorare la tecnica di votazione (la segretezza del voto è un principio mandatorio) ma è evidente che questo aspetto verrebbe facilmente superato e risolto in radice se venisse adottato ex Lege il voto elettronico a distanza dal proprio smartphone o PC perché il voto elettronico certifica traccia e protegge le identità dei votanti in maniera assolutamente certa.

La precoce convocazione al voto

Ulteriore questione che ha destato perplessità in queste elezioni è stata la assoluta inusualità della PRECOCE CONVOCAZIONE della votazione elettorale che è avvenuta in alcuni casi, forse in spregio alla normativa vigente, addirittura in molti casi ad Agosto in pieno periodo feriale, quando normalmente essa storicamente è sempre avvenuta nei mesi di Settembre e Ottobre per rispettare il dettato preciso della Legge che parla per l’appunto per la convocazione elettorale dell’ ultimo quadrimestre.

Tale convocazione elettorale precoce ed agostana non ha dato sufficiente tempo ai candidati della Lista Ippocrate con la propria proposta elettorale e questo ha contribuito almeno in parte alla sconfitta della Lista Ippocrate per una evidente asimmetria con la contrapposta Lista Insieme che verosimilmente conosceva già il periodo della votazione anticipatamente essendo già in carica come candidati uscenti e quindi ha potuto iniziare la campagna elettorale molto prima.

Analogamente altra stranezza è che tale precoce convocazione agostana sia stata effettuata anche in altre decine di Ordini dei Medici italiani e mi domando se questo aspetto non abbia corrisposto ad una ben PRECISA STRATEGIA per mettere in difficoltà le Liste sfidanti il potere ordinistico costituito attuale. Cui prodest? Direbbero i Latini…

I mandati consecutivi

Ultimo aspetto, affrontato anche in maniera definitiva in passato dalla Suprema Corte a Sezioni Unite, ma evidentemente ignorato a Roma (ed anche qui probabilmente il Ministro ed il Legislatore dovrebbero intervenire con misure ad hoc), è la questione del divieto di effettuare plurimandati consecutivi negli Ordini Professionali dei Medici sia come semplici Consiglieri, ma soprattutto se investiti di poteri esecutivi (Presidente, Vicepresidente, Segretario, Tesoriere).

A tal proposito la Pubblica Amministrazione (PA) applica il principio della ROTAZIONE DEGLI INCARICHI soprattutto per impedire incrostazioni e cristallizzazioni del potere nelle mani di pochi e per troppi anni. Forse sarebbe utile che il Ministero Vigilante esercitasse in questa materia pienamente i suoi poteri sulla Federazione Fnomceo stabilendo una regola precisa proprio perché gli altri Ordini Professionali si sono normati autonomamente sotto questo aspetto già da anni in senso restrittivo sui plurimandati: l’ Ordine dei Medici e degli Odontoiatri ha carattere ausiliario e sussidiario della PA.

No agli incarichi a vita o quasi dei Consiglieri Ordinistici, né soprattutto di Presidenti, Tesorieri e Segretari o Vice Presidenti. No al cumulo di incarichi ed indennità ad essi connesse.

Vedremo. Noi continuiamo a tenere dritta la barra della nostra coscienza e come singoli iscritti all’ Ordine e come Lista Ippocrate saremo opposizione dura e leale nel quadriennio e assicuriamo che non faremo sconti a nessuno a partire dalla prossima Assemblea di Bilancio del 2025. Le opinioni espresse sono a titolo esclusivamente personale come medico e come candidato alla Lista Ippocrate.

Dott. Francesco Russo, Medico-ChirurgoTessera 36692