Educatrici senza ferie, “ostaggi” di Roma Capitale
Le educatrici del Comune di Roma devono essere “a disposizione”, anche se le scuole sono chiuse
E' tempo di vacanze a scuola, ma della chiusura delle scuole per le festività pasquali non possono beneficiarne tutti: le educatrici scolastiche, secondo quanto ordinato loro dal Comune, si sono dovute recare nei Municipi di riferimento per "mettersi a disposizione" nonostante, appunto, le scuole non siano aperte.
Ovviamente il massiccio afflusso di insegnanti, costrette di fatto all'inattività, ha incontrato la mancanza di locali in cui contenerle e, persino, delle sedie necessarie. In molti Municipi romani si sarebbero viste spostare in delle piccole stanze dove sono rimaste sedute per terra per tutta la durata del loro turno di lavoro.
Tutte le educatrici che hanno dovuto subìre questo trattamento non sono che la punta di un iceberg più profondo: con la chiusura delle scuole, infatti, il personale scolastico è obbligato a passare le ferie forzate nelle stesse strutture scolastiche. Quando ciò non è realizzabile, ovvero nella maggioranza dei casi, le educatrici vengono inviate nei rispettivi Municipi, dove sono costrette a trascorrere ore di inattività nell vergognose condizioni di cui sopra.
Ovviamente non sono mancate le proteste, in un clima già segnato dalle tensioni in seguito alla bocciatura della preintesa di CGIL e CISL in seguito ad un referendum.
Caterina Fida, dell'USB di Roma, ha definito così questi incresciosi avvenimenti: “Vere azioni punitive. Questo è ciò che sta facendo la Giunta Marino dopo l’esito del referendum svolto tra i dipendenti di Roma Capitale, che ha bocciato l’ipotesi di pre-intesa già firmata dai sindacati CGIL e CISL. Il voto ha espresso un grosso segnale di sofferenza del personale comunale, che chiede sia riaperta la discussione e, con l’intelligenza e la collaborazione di tutti, si scriva il nuovo contratto collettivo. L’Amministrazione capitolina – prosegue Fida – continua invece con azioni arroganti, revocando illegittimamente la delibera di Giunta che sospendeva alcune disposizioni dell’Atto Unilaterale per il settore scolastico-educativo, tra le quali l’invio di supplenti, ed obbliga il personale ad utilizzare le ferie nel periodo in cui è a disposizione”.
Per quanto riguarda la situazione nei Municipi, molte voci si sono levate in difesa dei docenti. Andrea Catarci, presidente del Municipio VIII ed esponente di SEL, ha affermato: “Mentre ci si accinge a monitorare gli inevitabili riflessi negativi del ritorno al Contratto Unilaterale, dopo la bocciatura referendaria della preintesa, si esprime forte preoccupazione per il riproporsi di quei meccanismi organizzativi che già avevano mandato in tilt i servizi scolastici comunali per i bambini da 0 a 6 anni nei primi mesi del 2015. Si fa riferimento, in particolare, al dispositivo per cui insegnanti e educatrici, ‘nei periodi di chiusura del servizio sono a disposizione presso il Municipio di appartenenza…’ o in ferie mentre prima erano impegnate in attività di aggiornamento. In piccola parte – continua Catarci – il riversarsi nelle sedi municipali avverrà già durante la chiusura pasquale, ma visti i limitati numeri si intende risolvere accogliendo le persone nella stanza della Presidenza ed in altri luoghi disponibili. Al contrario, il prossimo mese di luglio la situazione non sarà così facilmente gestibile, visto che non si avranno certo a disposizione centinaia di postazioni e neanche le stesse sedie su cui stazionare.”
Marco Giovagnorio, capogruppo di Forza Italia nel XIII Municipio, ha commentato: "E' a dir poco scandaloso: sono oltre cento persone, madri di famiglia, anche non più in giovane età, a dover attendere in una stanza. Questo è il pressappochismo della giunta Marino, che offende e svilisce i dipendenti capitolini. Che senso ha tutto questo? Perchè farle andare in Municipio, lasciandole in una stanza a terra? E da quello che sentiamo, gli stessi disagi si sarebbero ripetuti anche negli altri municipi. E' una situazione a dir poco vergognosa. Rimango davvero senza parole di fronte a quanto sta avvenendo. Marino e il Presidente del municipio Mancinelli si dimostrano davvero inadeguati, giorno dopo giorno".