Elezioni Comunali Romane, i candidati: chi è Carlo Calenda, il primo a partire
Si conclude con Carlo Calenda il nostro breve viaggio alla scoperta dei candidati a Sindaco di Roma. Il primo a candidarsi ufficialmente
Si conclude con Carlo Calenda il nostro breve viaggio alla scoperta dei candidati a Sindaco di Roma. Il primo a candidarsi ufficialmente, l’ex Ministro è partito nella sua personalissima campagna elettorale quando ancora i nomi degli altri competitors (termine maggiormente utilizzato nel settore economico finanziario che è sicuramente familiare e gradito al leader di Azione ) erano ignoti o in stato di contenzioso. Una scelta che ha permesso al romano “di Roma“ (non “de Roma”) di acquisire a prezzi scontati gli spazi pubblicitari liberi dalla più accreditata concorrenza e promuoversi senza confronti. Un turista (purtroppo ancora non ce n’erano a causa del Covid) avrebbe potuto facilmente pensare a una candidatura “bulgara”, confondendo la città eterna con una fredda cittadina dell’Est.
Il pariolino che non vuole esserlo
Non potendo divincolarsi facilmente dalla malevola definizione di “Pariolino”, il para renziano Calenda ha tentato, e sta tentando, in tutti i modi di sfatare un tabù. Quello che definisce pariolini quegli individui di famiglia benestante, con la puzza sotto il naso, senza voglia né necessità di lavorare. Assidui frequentatori di circoli del Tennis o Golf, (poco importa se effettivamente residenti nel quartiere dei Parioli, per noi romani vale il fatto di essere di Roma Nord per poter ricadere nello stereotipo).
Una definizione dispregiativa utilizzata anche dagli altri ricchi della città. Quei figli della borghesia cresciuta economicamente con il lavoro, con le attività commerciali un tempo non oppresse dal fisco. Con quella iniziativa privata che lo stesso Calenda vorrebbe oggi difendere o rappresentare. Per poter riuscire nell’impresa, il candidato della Roma bene ha cominciato a lavorare a 18 anni, ha studiato, si è laureato, è entrato nel mondo industriale, ha fatto il ministro, è attualmente al Parlamento Europeo.
A difesa del ceto medio
Soprattutto cerca sempre di dire cose condivisibili e condivise da quel ceto medio ormai dissolto e risucchiato nel mare tempestoso del moderno proletariato. Un paradosso che vede un Pariolino a difesa di quella classe sociale tipicamente romana dei piccoli imprenditori, un’anomalia nell’espressione più concreta della Sinistra radical chic, che potrebbe rivestire comunque un ruolo importante in Campidoglio. Riuscirà il buon Calenda a bypassare un’etichetta così radicata nella testa dei romani? Se non potrà mai assurgere a ruolo di tribuno del popolo, potrà mai rappresentare il ceto medio neo popolare dei quartieri lontani da casa??
E inoltre, siamo sicuri che non sia un altro dei giochi di prestigio del “Cardinal Renzi”? Infatti, Matteo Renzi, che come lui stesso si autodefinisce, è un “ragazzo intelligente”, privo nelle sue doti politiche di quella più rilevante (ndr: è fortemente limitato quanto a capacità di acquisire consenso), ma abilissimo professionista in un contesto di dilettanti, sembra aver preordinatamente spacchettato l’interezza del “suo” partito, piazzando molti dei suoi uomini là dove servono, sia all’interno del PD che con la costituzione di nuove formazioni, tra cui “forse” Azione di Carlo Calenda.
Gli altri candidati a sindaco di Roma
Quanto agli altri, daremo un breve e doveroso cenno, lasciando agli elettori il compito di voler approfondire la statura politica, le idee ed i progetti di chi potrà accomodarsi su uno scranno del parlamento comunale se eletto con una manciata di voti sufficienti. Di questi aspiranti Sindaci, consigliamo quantomeno di verificare se trattasi di espressioni politiche o di tentativi di impresa individuale volti a trasformare la politica in professione con valenza commerciale.
Micaela Quintavalle, ex sindacalista ed ex autista Atac, è la candidata del Partito Comunista di Marco Rizzo.
Fabiola Cenciotti è la candidata del Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi. Pilota d’areo in Alitalia.
Margherita Corrado, senatrice di Crotone espulsa dal Movimento 5 Stelle, sarà la candidata sindaca del progetto Attiva Roma.
Fabrizio Marrazzo, Portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, è il candidato sindaco del Partito Gay.
Andrea Bernaudo è il candidato sindaco sostenuto dalla lista Liberisti Italiani. Classe 1970, agente immobiliare. Fondatore del movimento Sos Partita Iva. Già nel consiglio regionale del Lazio nella lista civica di Renata Polverini.
Monica Lozzi, attuale presidente del Municipio VII di Roma è candidata con la lista civica ‘Revoluzione Civica’. Ex 5 stelle.
Paolo Berdini: è stato assessore all’Urbanistica di Roma Capitale della giunta guidata da Virginia Raggi da cui si è distaccato. Berdini è sostenuto da Rifondazione Comunista.
In bocca alla lupa.