Elezioni Enasarco, ‘FarePresto!’: “Maggioranza illegittima, ecco il motivo”
“Enasarco è ancora oggi ostaggio dell’ostinata perseveranza della sua governance, anche di fronte a un pronunciamento del Tribunale civile”
Continua a tenere banco, a colpi di comunicati, la “guerra” in Enasarco (l’ente di previdenza integrativa obbligatoria dei professionisti dell’intermediazione commerciale e finanziaria con contratto di agenzia o rappresentanza) dopo l’elezione del CdA del 28 dicembre 2020.
Una votazione su cui si è ampiamente dibattuto, soprattutto tra le fila di FarePresto!, la coalizione tra Federagenti, ANASF, FIARC, Confesercenti e ANPIT, che ha presentato due Liste alle prossime Elezioni Enasarco.
“Enasarco ostaggio della perseveranza della sua governance”
“Enasarco è ancora oggi ostaggio dell’ostinata perseveranza della sua governance – si legge nel comunicato di FarePresto! –. Qualcuno si è chiesto come possa esistere e resistere, di fronte anche a un pronunciamento del Tribunale civile, una maggioranza illegittima. Ricostruiamo passo per passo quanto accaduto.
Il 28 dicembre del 2020 la Commissione Elettorale della Fondazione Enasarco delibera sul Consiglio di amministrazione dell’Ente. Nulla di rilevante, se non per il fatto che le nomine non rappresentino le volontà espresse dal voto delle Case mandanti e delle imprese preponenti violando così gli articoli 12 e 17 dello statuto Enasarco. Non un dettaglio, insomma.
Anzi, è difficile spiegarsi come sia stata disattesa, fino ad oggi, l’ordinanza del Tribunale civile di Roma che, il 22 aprile 2021, ha sospeso l’efficacia della delibera assunta il 28 dicembre 2021 dalla Commissione Elettorale della Fondazione Enasarco, sulla base della quale era stato appunto eletto il Consiglio di amministrazione”.
L’ordine del Giudice Unico Manzi
“La beffa – prosegue la nota – è datata 4 agosto 2021, giorno nel quale i sei membri indicati dalle liste espresse da Confindustria e Confcommercio della Commissione Elettorale di Enasarco hanno confermato a maggioranza (grazie alla forza delle sei unità in rappresentanza di Confindustria e Confcommercio rispetto alle nove costituenti della Commissione) le nomine dei tre seggi vacanti tra i rappresentanti dei preponenti del Consiglio di Amministrazione.
Insomma, nulla da fare. Sulla vicenda, si è poi espresso il Giudice Unico Manzi, il quale aveva ordinato ‘l’immediata sospensione della esecuzione della decisione assunta dalla Commissione elettorale del 4 agosto 2021’. La parola ‘fine’ sulla vicenda è arrivata formalmente il 16 dicembre scorso, giorno in cui il giudice Manzi ha concesso tempo alla Commissione Elettorale di Enasarco, dal 22 dicembre al prossimo 17 gennaio, per dare attuazione alla sua ordinanza, riservandosi di nominare, in caso di ulteriore passività, un commissario ad acta per la designazione dei consiglieri o, addirittura, di nominarli direttamente.
L’intenzionalità – conclude il comunicato – dell’inosservanza dei pronunciamenti è ancora più evidente dopo quanto accaduto, come ultimo capitolo di questa triste storia, il 29 dicembre scorso. A fronte della richiesta di dare attuazione all’ordinanza, avanzata da uno dei tre membri della Commissione Elettorale indicati dalla coalizione FarePresto!, la maggioranza dell’organo ha preferito negare il contenuto della proposta per attendere il prossimo 17 gennaio, ultimo termine per l’attuazione e capolinea della passività con cui la governance di Enasarco ha continuato ad operare”.