Elezioni suppletive di Roma: Roberto Gualtieri è il candidato del centrosinistra
Prima della nomina di Gualtieri, il centrosinistra ha portato avanti delle manovre poco chiare con le mancate nomine a Cuperlo e Federica Angeli
Arriva nel pomeriggio la notizia che il centrosinistra ha scelto Roberto Gualtieri come candidato per le elezioni suppletive di Roma che si terranno il 1° marzo.
Gualtieri è l’attuale Ministro dell’economia e delle finanze nel governo giallo-rosso a guida Conte. La scelta è ricaduta con una larga maggioranza: Gualtieri sarà appoggiato da Pd, Italia Viva, Sinistra Italiana, Articolo 1 e Azione.
Come si apprende da alcune fonti di centrosinistra, nella nomina di Gualtieri è “prevalsa l’unità di tutta la coalizione che sostiene il governo attuale”.
Ha accolto positivamente la candidatura di Gualtieri anche il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. Su Twitter ha così commentato: “Roberto Gualtieri è la scelta più autorevole, unitaria e di apertura che il Pd e le altre forze di centrosinistra potessero mettere in campo per il collegio di Roma”.
Cosa sono le elezioni suppletive?
Le elezioni suppletive sono le elezioni tenute per eleggere deputati o senatori per i collegi uninominali rimasti vacanti.
Nel caso di Roma, le elezioni suppletive si terranno il 1° Marzo 2020 per eleggere un deputato per il seggio lasciato vacante da Paolo Gentiloni del Partito Democratico, che si è dimesso a dicembre scorso quando ha ottenuto la carica di Commissario europeo per gli affari economici e monetari.
Giochi di potere nel centrosinistra
Intorno alla nomina del candidato per le elezioni suppletive di Roma, si sono accese delle polemiche all’interno del centro-sinistra, o per meglio dire dei “giochi di potere” o manovre poco chiare.
Inizialmente il Partito Democratico aveva proposto come candidato Gianni Cuperlo, rappresentante dell’ala più “a sinistra” del partito e storico sfidante di Matteo Renzi alle primarie. Sul nome di Cuperlo è stato subito posto un veto da parte di Italia Viva con Matteo Renzi e Azione, il movimento di Carlo Calenda.
Le polemiche su Federica Angeli
Italia Viva, Azione e +Europa avevano inizialmente proposto di candidare Federica Angeli, giornalista di Repubblica vittima di minacce da parte del clan Spada.
Nella giornata di ieri è arrivato però il no definitivo da parte di Nicola Zingaretti, capo politico del Partito Democratico, che ha posto il suo veto sulla candidatura della Angeli.
Tramite un post su Facebook, la presidenza di Italia Viva ha espresso rammarico per la mancata nomina: “Federica Angeli sarebbe stata una bellissima candidatura e un segno di riscatto per tanti. La decisione del Pd di porre il veto su Federica, che dunque ha rinunciato a candidarsi, ci pare inspiegabile. Quanto all’individuazione di Roberto Gualtieri, sosterremo ovviamente il nostro ministro dell’economia cui siamo legati da stima e amicizia”.
Le altre forze politiche
Per quanto riguarda le altre forze politiche, Potere al Popolo ha deciso di non schierarsi con il centrosinistra e di correre da solo, proponendo come candidata la ginecologa Elisabetta Canitano.
Il Movimento Cinque Stelle invece ha candidato Rossella Rendina: la scelta è stata critica perché la candidata è risultata semplicemente l’unica ad aver inviato i requisiti corretti sulla piattaforma Rousseau.
Per quanto riguarda il centrodestra, non ci sono ancora notizie e indiscrezioni da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
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