Elmau, G7: gli eroi che affrontano la povertà con l’aria condizionata al minimo
Nel quadro di un elegante contesto risalta l’aurea atmosfera di distensione e appagamento dei grandi
I sette magnifici grandi d’Occidente – con l’aggiunta dei due rappresentanti europei – compaiono immortalati in maniche di camicia rigorosamente bianca a voler simboleggiare la candida purezza della propria coscienza, allo stesso tempo a testimoniare la sudorazione per l’impegno profuso sul lavoro svolto.
G7, gli eroi dell’aria condizionata al minimo e la valigetta delle magie
Simili piuttosto a statue delle cere nel museo della politica dei potenti (per l’occasione riuniti in questi giorni in Germania), per dare il buon esempio e prima di ogni altro suddito, i grandi pare abbiano chiesto di regolare allo stretto necessario il livello dell’aria condizionata contro il gran caldo che sta battendo in lungo e in largo il vecchio continente. Ciò facendo rischiando di squagliarsi prima ancora che squagliarsela per le vacanze.
Nel quadro di un elegante contesto contornato dall’elegante issarsi verso il cielo dei propri drappi nazionali, risalta l’aurea atmosfera di distensione e appagamento dei grandi.
In basso sulla destra, all’occhio dell’osservatore curioso, non sfugge una valigetta in metallo simile all’Hogwarts School Trunk, quella usata per la scuola di magia britannica situata nelle Highland Scozzesi, la valigetta della arti occulte di Harry Potter tanto per intendersi.
La povertà assoluta, il tabù dei nostri magnifici Sette
Una volta schiusa la valigetta delle magie, i grandi tenteranno ancora una volta di fare del proprio meglio, arrampicarsi sugli specchi, per raccontare una storia che non esiste, o che molti si sono stancati di ascoltare o seguire sui telefonini in spiaggia, preferendo ormai il mare o i monti ai contesti elettorali, faccende fatte di stregonerie e presunti buoni propositi, come l’invio delle armi e la ricerca della pace nel mondo.
Il tutto mentre sullo schermo della vita e delle pompe di benzina, scattano e scorrono i numeri concreti: i dati concreti sulla povertà reale di vari grandi continuano incessantemente a salire.
Dati effettivi, numeri incontrovertibili che parlano di un argomento poco seguito dalle fasce alte del potere, della finanza e delle amministrazioni statali: quello della povertà assoluta (appena oscurati dalla crazy pizza di Flavio Briatore che tanto fa per il popolo) che in Italia (ma anche altrove) resta ai massimi storici: 2 milioni di famiglie e circa sei milioni di persone tra cui un milione e mezzo di minori. Statistiche del 2021 che seguono quelle del 2020.
I veri poveri in aumento costante
Se dopo il boom post Covid tutto portava a voler segnare (o sognare per restare in termini di magia), un miglioramento dei numeri, inflazione e guerra in Ucraina hanno gettato un’ombra cupa sul 2022: con un’impennata simile l’Italia registrerà centina di migliaia di famiglie povere in più.
Per sfamare, far crescere, invogliare e non sfasciare una società di grandi sempre più divisa, asfissiata, logorata e tradita da arte, scienza e pratica di governi fallimentari, occorrerà riprendere a concepire idee, creando investimento e futuro per i giovani, distribuendo equamente farina al mondo e assicurando protezione ai deboli.
Il tutto senza incentivare la fabbricazione di armi che sulla carta proteggono ma che poi ammazzano e vengono ormai usate solo come strumento di efferato egoismo più che protezione.
In una parola, va richiusa la valigetta di Harry Potter, la politica deve semplicemente tornare a fare politica e non più magia.
Con questi ingredienti e questi presupposti, una svolta è difficile da immaginare. Nel frattempo, i poveri veri, piuttosto che la pizza del popolo, possono immaginarsi nel piatto la Pata Negra, ovvero la Margherita col prosciutto crudo spagnolo di Briatore. Al costo di 65 euro l’incantesimo ai poveri è servito.