Emergenza Covid-19, gli egoismi non bastavano: arrivano gli insulti
Vergognoso attacco del giornale tedesco Die Welt: “La mafia aspetta i finanziamenti Ue”. Unanime condanna della politica, Salvini: “Si sciacquino la bocca”
«La mafia è forte e sta adesso aspettando i nuovi finanziamenti a pioggia di Bruxelles». Dal momento che le farneticazioni non hanno confini e non vanno mai in vacanza, il quotidiano tedesco Die Welt ha pensato male di vergare quella che evidentemente non ritiene una provocazione, ma un’arguta argomentazione per spronare il Governo di Berlino a non cedere alla richiesta italiana di istituire i coronabond per fronteggiare la crisi (paneuropea, ricordiamolo) da Covid-19.
A conferma che non si tratta di una gaffe, l’articolo, apparso sulla versione online a firma dell’editorialista Christoph B. Schiltz, si intitola “Frau Merkel, bleiben Sie standhaft!”, cioè “Signora Merkel, sia inflessibile!” Inflessibile rispetto a una solidarietà che, per il Nostro, non deve essere «senza limiti né controlli», perché «anche nella crisi del coronavirus i princìpi fondamentali devono valere ancora».
Quali princìpi? Ça va sans dire, il fatto che «i fondi dovrebbero essere versati soltanto per il sistema sanitario e non per il sistema sociale e fiscale. E naturalmente gli Italiani devono essere controllati da Bruxelles e usare i fondi in modo conforme alle regole». Naturalmente.
Un tale concentrato di deliranti assurdità non poteva passare sotto silenzio, e infatti ha provocato l’indignazione e la condanna unanime del mondo della politica. «Un’affermazione vergognosa e inaccettabile. Spero che il Governo tedesco ne prenda le distanze. L’Italia piange oggi le vittime del coronavirus, ma ha pianto e piange le vittime della mafia. Non è per fare polemica ma non accetto che in questo momento si facciano considerazioni del genere» ha tuonato il Ministro degli Esteri, il pentastellato Luigi Di Maio, aggiungendo che «noi non vogliamo che altri Paesi paghino i nostri debiti, l’Italia i propri debiti li ha sempre pagati».
Ha chiesto che «Berlino prenda le distanze» anche il suo compagno di partito Sergio Battelli, presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea di Montecitorio, così come Mara Carfagna, deputata di Forza Italia e vicepresidente della Camera: che ha esortato la Cancelliera Angela Merkel a «condannare questo articolo e dimostrare che la Germania e l’Unione Europea non si fanno guidare da stereotipi inaccettabili come quello degli Italiani mafiosi», aggiungendo poi che «ci aspettiamo una ferma presa di distanza e scuse pubbliche ma, soprattutto, ci aspettiamo forme concrete di sostegno e solidarietà dal Governo tedesco. Basta egoismi».
Controcorrente è andato invece il dem Andrea Romano, che ha invitato «a distinguere tra stampa e Governo»: lapalissiano e abbastanza patetico, visto che nessuno si era sognato di confondere i due piani.
Il più duro, infine, è stato il segretario leghista Matteo Salvini: «”Italiani (mafiosi) da tenere sotto controllo con la Commissione europea”. Vergognatevi, a Berlino e a Bruxelles sciacquatevi la bocca prima di parlare di Italia e chiedete scusa!» ha attaccato via social il Capitano.
Detto che fa piacere vedere, una volta tanto, i nostri onorevoli compatti in difesa dell’onore della Patria, sarebbe fin troppo semplice replicare al giornale teutonico, per esempio, che i coronabond (o comunque li si voglia chiamare) servirebbero proprio e solo per affrontare l’emergenza sanitaria, mutualizzando la quota di debito dovuto alle maggiori spese mediche – e non certo l’intero ammontare del debito pubblico. Sarebbe anche facile abbassarsi al livello di uno Schiltz qualunque e replicare con altrettanto squallidi cliché – anche se gli insulti prussiani possono dar fastidio agli Italiani quando la tosse di una pulce.
Tuttavia, ci limiteremo a una sola considerazione. Il paziente 0 europeo, quello che ha scatenato la pandemia prima nel Belpaese e poi in tutto il resto del Continente – ormai è accertato – è un tedesco. Ragion per cui, abbiate almeno la decenza di tacere.