Equitalia: 767 dirigenti illegali, nulle le cartelle esattoriali
Settecentosessantasette dirigenti di Equitalia sono illegali, così come le cartelle esattoriali che hanno firmato
767 dirigenti di Equitalia sono illegali, così come le cartelle esattoriali che hanno firmato. Più del 50% delle cartelle che, negli ultimi anni, Equitalia ha notificato agli italiani, sono infatti nulle.
Per supplire alla mancanza di organico dirigenziale l’Agenzia delle Entrate, circa un anno e mezzo fa, nel chiuso dei propri uffici, ha “promosso” a dirigenti ben 767 funzionari (su un totale di 1.143: più della metà!), senza averli sottoposti ad un concorso pubblico e alcuni senza averne i requisiti (“agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”, art. 97 Cost).
Subito è intervenuta la giustizia e grazie al Tar del Lazio e alla Commissione Tributaria di Messina quelle promozioni sono state bloccate con la conseguenza che gli avvisi fiscali di quei falsi dirigenti dovevano essere considerati nulli o addirittura inesistenti perché firmati da soggetti privi di potere. Nulle o inesistenti anche le cartelle esattoriali di Equitalia emesse a seguito del mancato pagamento dei primi.
L’allora Governo Monti in un decreto legge del 2012 ha concesso, retroattivamente, all’Agenzia delle Entrate il potere di attribuire, a proprio piacimento incarichi dirigenziali ai propri funzionari (con contratti di lavoro a tempo determinato, la cui durata è fissata in relazione al tempo necessario per la copertura del posto vacante tramite concorso). Insomma, in attesa di una maxi-selezione pubblica tutte le nomine dovevano ritenersi valide. La questione è finita al Consiglio di Stato che ha rinviato la legge di sanatoria in odore di incostituzionalità alla Corte Costituzionale, che si è espressa qualche giorno fa (C. Cost. sent. n. 37/15 del 17.03.2015).
Quella legge del 2012 è incostituzionale e, dunque, le nomine “fasulle” dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate, portati al ruolo di dirigenti senza un pubblico concorso, sono nulle. Nulli anche gli atti fiscali da questi firmati e notificati ai contribuenti. Nulle pure le cartelle esattoriali emesse da Equitalia sulla scorta di tali accertamenti. I giudici hanno finalmente messo la parola fine. Ma quegli accertamenti sottoscritti da quei funzionari-dirigenti che fine fanno? Essendo state dichiarate nulle ben 767 nomine su circa 1.143 dirigenti di ruolo, più del 50% delle cartelle che, in tutti questi anni, Equitalia ha notificato agli italiani, sono nulle o, secondo una interpretazione ancora più restrittiva, del tutto inesistenti perché firmate da soggetti che non avevano il potere di farlo.
Le conseguenze? Chi non ha ancora pagato potrà fare ricorso al giudice per ottenere l’annullamento della richiesta di pagamento. Lo potrà fare anche chi ha chiesto o ha già avviato una rateazione e anche se i termini per impugnare sono scaduti.