Esclusiva, Avvocato Taormina, difensore leader Forza Nuova: “l’assalto lo hanno fatto altri che invece stanno fuori’’
Abbiamo intervistato l’Avvocato Carlo Taormina per capire se i leader di Forza Nuova siano i veri colpevoli dell’assalto alla Cgil
Dopo la debole difesa del poliziotto infiltrato fra i manifestanti del 9 ottobre a Roma per “testare il moto ondulatorio del blindato”, guai in arrivo per il Ministro Luciana Lamorgese. A causa della controffensiva con prove alla mano dell’Avvocato Carlo Taormina (a detta dello stesso avvocato), difensore di Castellino e Fiore, ora in carcere per l’assalto alla Cgil, sarà difficile che il Ministero dell’Interno possa dimostrare di essere all’oscuro degli accordi presi.
Come evidenziato da alcuni filmati, la polizia non ha cercato di fermare i facinorosi che dal palco di Piazza del Popolo avevano annunciato l’intenzione di recarsi al Sindacato. Tutto pianificato per addossare le responsabilità alla piazza “No green pass” e svilire la ribellione pacifica degli onesti lavoratori? Tutto è andato storto per sottovalutazione del problema? Oppure l’obiettivo era dare sostegno a un Landini che tenta di salvare con l’ossigeno un sindacato in difficoltà, a cui ormai credono in pochi?
Abbiamo intervistato l’Avvocato Carlo Taormina per capire se i leader di Forza Nuova siano i veri colpevoli dell’accaduto.
Avvocato, l’accordo di quel giorno con la Digos, lei ce lo può confermare?
‘’E’ un dato conclamato che la mail certificasse le annotazioni di servizio e la normativa della Digos da cui risulta che si poteva far arrivare il corteo fino alla Cgil. I funzionari delle forze armate che erano in Piazza del Popolo hanno detto che dovevano avere disposizioni dai superiori. Hanno chiesto venti minuti di tempo; hanno dato il consenso e quindi i poliziotti si sono messi alla destra del corteo. Hanno fermato il traffico a piazzale Flaminio e hanno fatto defluire la folla verso Villa Borghese, fino a Porta Pinciana. Tutto si è svolto tranquillamente nel pieno accordo delle parti. Poi ci sono stati i primi disordini’’.
E’ circolato un video che metteva in evidenza alcuni uomini, forse con la fondina, che si cambiavano all’interno della Cgil? Come si spiega?
‘’Ritengo che fossero poliziotti. Sono entrati, dopo che alcuni manifestanti si sono introdotti dalla finestra per aprire la porta agli altri dall’interno. Sono andati dentro anche gli uomini della Digos, non so se prima o dopo l’ingresso di tutti gli altri’’.
Un commento all’ormai celebre moto ondulatorio della camionetta a cui fa riferimento il Ministro Lamorgese?
‘’E’ una buffonata. Al moto ondulatorio partecipava anche un poliziotto che stava con i manifestanti. Mi limito all’osservazione oggettiva dei fatti. Stava lì, insieme ai manifestanti, e cercava di spostare il carrettone come loro. Poi nei filmati vediamo quello stesso poliziotto picchiare un manifestante che viene portato via. Al di là di alcuni specifici episodi, direi però che la polizia si è comportata bene’’.
Quel poliziotto si è poi costituito come scrivono tutti i giornali?
“Siccome era stato scambiato sui social e identificato con un altro funzionario di polizia al quale somigliava molto, ha ritenuto opportuno chiarire e si è presentato in Questura’’.
C’era la volontà di criminalizzare il popolo pacifico dei “No pass” della piazza?
‘’Sono interpretazioni che bisogna dare con molta cautela’’.
Secondo lei dietro all’accaduto poteva celarsi un disegno?
‘’Chi guarda in un’ottica obiettiva, vede che la polizia in linea di massima ha agito in modo corretto. Se poi, dietro a tutto ciò, si celasse un disegno, bisognerà chiarirlo. Sarebbero deduzioni molto gravi‘’.
Come stanno i suoi assistiti?
‘’Sono in attesa di essere liberati”.
Ritiene che usciranno a breve?
‘’Dipende dalle posizioni e dal modo con il quale si potrà procedere agli accertamenti nei prossimi giorni per capire i comportamenti specifici di ciascuno degli arrestati. Parlare di assalto alla Cgil da parte dei miei clienti, Castellino e Fiore, è assolutamente non consentito perché sono stati certamente in mezzo ai tumulti, sono entrati, ma il punto fondamentale è che non sono colpevoli, l’assalto lo hanno fatto altri che invece stanno fuori’’.
Avvocato questi altri soggetti a cui lei fa riferimento sono stati individuati?
‘’Io penso che siano stati individuati attraverso le videoregistrazioni Si vede che prima alcuni passano dalla finestra e che, quando hanno aperto la porta d’ingresso, ne sono entrati altri 25 o 30. C’erano degli infiltrati che io non qualifico come manifestanti che si sono introdotti dal lato sinistro per fare l’assalto’’.
I suoi assistiti tengono davvero alla battaglia per l’abolizione del green pass?
“Certo che ci credono in maniera determinata e precisa, come ci credono tutte le persone che hanno a cuore l’osservanza della Costituzione. Hanno istituito una tessera che, se non ce l’hai, non puoi prendere lo stipendio per il tuo lavoro e non puoi mantenere né te stesso né la tua famiglia, è impossibile non crederci”.
Quanto durerà il passaporto della discordia?
‘’Bisogna un attimo capire. Una mossa politica intelligente sarebbe quella di trovare delle valide alternative a questa situazione perché il governo non ha il coraggio di mettere l’obbligo vaccinale. E fa bene perché la Costituzione lo impedisce. Che il green pass valga anche per il lavoro è inconcepibile, così come lo sarebbe constatare che qualcuno di buon senso e di spirito costituzionale sia d’accordo. Bisogna trovare un sistema alternativo che potrebbe essere il volontario uso dei tamponi’’.